Lodi, cadono calcinacci dal ponte

Pezzi di cemento si staccano dal sottopasso di via San Colombano. L’assessore: "Nessuno mi ha informato, farò un sopralluogo"

Uno dei massi ritrovati sotto il viadotto

Uno dei massi ritrovati sotto il viadotto

Lodi, 24 agosto 2018 - Cadono calcinacci nel sottopasso di via San Colombano. Il pezzo di cemento più grande è lungo circa 20 centimetri e pesa almeno due chili. Ma non è l’unico a essere caduto dal ponte che collega viale Trento Trieste a via Battisti. Perché sul bordo della strada, sistemati sul marciapiede, ci sono altri calcinacci, raccolti da qualche automobilista che li ha notati sulla carreggiata. Dal sottopasso infatti è ben visibile il punto dove mancherebbe almeno il pezzo di calcinaccio più grande. E si trova proprio in mezzo alla strada. Un pericolo non da poco per automobilisti, motociclisti, pedoni e ciclisti. Della questione però nessuno è stato informato.

Un sopralluogo dell’assessore alla Viabilità Alberto Tarchini verrà fatto già nelle prossime ore. "E' una questione che personalmente non conoscevo - spiega l’assessore della Giunta Casanova -. Sentirò l’ufficio tecnico e farò un sopralluogo personalmente". Anche i vigili del fuoco non hanno ricevuto segnalazioni o chiamate al Comando di San Bernardo. Quello di via San Colombano è il sottopasso più trafficato della città. Uno snodo cruciale che ogni giorno è trafficato soprattutto la mattina fino alle 9 e all’uscita degli uffici, intorno alle 18. È il collegamento più utilizzato anche dai genitori per accompagnare i figli alle scuole superiori che si trovano in viale Giovanni XXIII. Per questo, ora, l’attenzione del Comune è massima. Dopo la tragedia di Genova, con il crollo del ponte Morandi, costata la vita a 42 persone, l’amministrazione comunale di Lodi ha avviato un piano di verifica sui ponti della città per verificarne la sicurezza. I primi interventi interesseranno il sovrappasso di San Grato, nella zona industriale. Il cavalcavia di San Grato è il sovrappasso che da viale Milano conduce alla zona artigianale. Il frequente passaggio dei mezzi pesanti ha causato leggere lesioni alle travi di supporto ed è necessaria un’opera di rinforzo sopra la tangenziale.

Nel giugno 2017, durante il governo del commissario Mariano Savastano, erano stati affidati dall’ente a Consultec srl di Lodi la redazione del certificato di idoneità statica e il progetto di rinforzo strutturale. Dalle puntuali verifiche erano emersi i danni ad alcune travi in cemento armato. Nei giorni scorsi, dagli uffici del Comune di Lodi hanno confermato di aver svolto delle prime sistemazioni, quelle più urgenti. L’intervento consisterà nella sistemazione delle travi della struttura mediante la posa di bandelle di carbonio. Alcuni lavori sono già stati svolti parzialmente, altri dovranno essere assegnati dopo l’estate. La situazione è sotto controllo anche negli altri Comuni del territorio. Ci sono i collegamenti importanti costantemente monitorati, come il ponte sul Po di San Rocco verso Piacenza, ricostruito dopo il crollo del 2009, e quello tra Bertonico e Montodine, anche in questo caso ricostruito dopo il cedimento dell’antico viadotto nel 1994.