
La piscina Ferrabini
Lodi, 12 marzo 2016 - Pronto un nuovo bando per la gestione delle piscine scoperte di via Ferrabini e del Belgiardino. Durata della concessione più lunga, canone annuale contenuto (solo 5 mila euro annui) per favorire gli investimenti nella riqualificazione degli impianti e un piano di rilancio del centro ricreativo Belgiardino: sono queste le novità del bando di gara che il Comune si appresta a pubblicare per scegliere il nuovo gestore delle piscine scoperte della città. Quella che si prepara a presentare il Broletto è la seconda procedura di selezione dopo quella indetta nel marzo 2014, quando ad aggiudicarsi la gestione delle piscine estive (per un anno più un bonus di altri 12 mesi) fu la Wasken Boys. La polisportiva di cascina Faustina prese il posto della Gis srl, la società di proprietà comunale che fino al 2013 si occupava degli impianti sportivi pubblici. "La rinuncia da parte del Comune alla gestione economica diretta – spiega il sindaco Simone Uggetti, che detiene anche la delega allo Sport – ha favorito il protagonismo delle associazioni sportive locali. Scaduto il precedente affidamento alla Wasken Boys, abbiamo ritenuto di introdurre alcune innovazioni, innanzitutto estendendo a 6 anni la durata della concessione. La base d’offerta per il canone annuo da corrispondere al Comune è stata determinata in una soglia molto contenuta, pari a 5 mila euro".
Nella valutazione delle candidature avrà un’incidenza limitata l’offerta economica, assorbendo un massimo di 10 punti rispetto ai 100 che potranno complessivamente essere attribuiti, mentre gli altri 90 punti riguarderanno la parte tecnico-qualitativa, legata al miglioramento degli impianti. Un considerevole «peso» sarà riservato ai progetti realizzati in collaborazione con le associazioni sportive e le scuole della città. Novità anche per le tariffe: il costo del biglietto verrà deciso dal Comune. Il gestore dovrà garantire l’utilizzo gratuito per i bambini che frequentano la Colonia Caccialanza, le associazioni di diversamente abili con sede in Lodi e i residenti in condizione di handicap o inabilità riconosciuta ai sensi di legge.
Oltre agli incassi degli ingressi e la frequentazione di corsi organizzati direttamente dal gestore, i ricavi del concessionario comprenderanno anche il canone annuo di locazione del bar-ristorante del Belgiardino, pari a 15 mila euro più Iva. Un aspetto determinante delle offerte sarà quello relativo al piano di rilancio del Parco Belgiardino, l’area nei pressi del fiume Adda, che il Comune di Lodi ha preso in affitto dall’Ospedale Maggiore di Milano nel 1974 (con scadenza attualmente fissata al 2021) per realizzarci un Centro ricreativo fluviale pubblico. "Al piano di rilancio – spiega il sindaco – potranno essere assegnati sino a 35 punti. Bisognerà rendere il parco più accogliente per famiglie e bambini e allestita un’area dedicata ai cani".