Lodi, piazza Matteotti da riprogettare: "Entro gennaio il concorso di idee"

La Giunta vuole renderla spazio più fruibile . L’assessore Scotti: col primo lotto stop alle infiltrazioni

L’assessore comunale ai Lavori pubblici Luca Scotti

L’assessore comunale ai Lavori pubblici Luca Scotti

Lodi -  «Perché spendere 1,5 milioni di euro per rifare la pavimentazione, con le guaine per evitare il problema delle infiltrazioni, sul tetto del parcheggio Isola Carolina, e ritrovarsi con la stessa piazza Matteotti attuale, la più brutta esistente"? "Perché invece non fare diventare questo spazio di cerniera tra il centro e la zona oltre viale Dalmazia, ora fruito solo a metà e unicamente per l’attraversamento ciclopedonale, un polo attrattivo e fruibile per i cittadini, come succedeva nelle città medioevali, dove sviluppare le relazione sociali, culturali ed economiche della città"? Sono gli interrogativi che fungono da presupposto alla sfida lanciata dalla Giunta Furegato: un concorso di idee per riprogettare l’intera area.

"Mi sembra un sacrilegio effettuare una manutenzione e lasciare il tetto del parcheggio (3 piani, di cui 2 privati e 1 comunale)/piazza Matteotti (la copertura è del Comune, ndr ), com’è ora - sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Luca Scotti -. Quando mi sono insediato c’erano due progetti, della M+ di Seregno, di rifacimento della pavimentazione, oggi in ‘falso porfido’ (mattonelle alte 1 centimetro e non cubetti), uno da 1,5 e uno da oltre 1,7 milioni (un perito del Tribunale aveva già stimato i danni nell’autoparcheggio in 1 milione di euro, ndr ), con una delibera di indirizzo della giunta Casanova ma senza fondi a bilancio. Ma restano gli altri problemi: gli accessi (una passerella sospesa verso piazza Castello, una doppia rampa stretta verso viale Dalmazia), senza la possibilità di accedere con mezzi a motore, i vecchi mattoni rossi anni ‘90 che ricoprono il parcheggio, la questione dell’Isola Carolina ora accessibile solo dalla ‘porta di servizio’ di viale Dalmazia e non più da via del Guasto (il percorso elicoidale fatiscente è stato chiuso), l’illuminazione, la fontana (spenta da tempo), la metà erbosa (2mila dei 4mila metri quadri totali della piazza) cui non si può accedere. L’idea è: se racchiudo tutto in un ‘guscio’ creo un oggetto unico, come una seconda pelle, realizzo una copertura sul piazzale, dato che Lodi manca un ritrovo coperto, e a quel punto non serve spendere 1,5 milioni per l’impermeabilizzazione. Le capitali europee sono piene di elementi architettonici originali. Rivolgiamoci dunque alle menti migliori tra urbanisti, ingegneri, paesaggisti e chiediamo loro di risolvere tutte le problematiche: sul tetto non ci possono essere carichi eccessivi e ci sono dei vincoli della Soprintendenza ma si può pensare comunque ad una struttura come un mercato coperto a km zero o dove svolgere più funzioni possibili, anche culturali".

L’idea è usare la piattaforma Concorrimi: "Al Comune costa - dice Scotti - ma è come avere un bollino di garanzia sulla partecipazione di studi prestigiosi. Pensiamo di riuscire a indire il bando entro gennaio e poi di avere le idee progettuali da esporre in una mostra a maggio. Il vincitore avrà il progetto pagato in base al valore dell’opera; indicativamente sui 50 mila euro. Ma avere già un progetto di base ci permetterà poi di concorrere a bandi per ottenere i fondi. Si procederà per lotti ed il primo porrà sicuramente fine alle infiltrazioni".