Piantine uccise da siccità e vandali. Per l’Isola Carolina arriva l’esperta

Il Comune chiama l’architetto con master in rigenerazione urbana e indice tre incontri coi lodigiani

Mariarosa Devecchi, Annamaria Cremascoli e Stefano Caserini

Mariarosa Devecchi, Annamaria Cremascoli e Stefano Caserini

di Laura De Benedetti

“Partecipazione“ è il nuovo vessillo che svetta su Palazzo Broletto, al punto che il Comune ha chiamato una consulente specializzata per trattare due casi, entrambi verdi e spinosi: la riqualificazione dell’Isola Carolina e la realizzazione del bosco all’Isolabella, che tanto sono costati alla Giunta dell’ex sindaco Sara Casanova. Il caso più urgente è quello dell’area Isolabella tra il fiume Adda e il parcheggio dell’ospedale, prato libero per pic nic e svago, riempito con 5mila piantine, l’80% delle quali "sono morte, in buona parte per la siccità – spiega l’assessore all’Ambiente Stefano Caserini – ma anche per i vandali. Alcune sono state proprio strappate, ci ha riferito Sorgenia. Speriamo in questo percorso partecipativo".

"La cura dei luoghi va oltre la denuncia di ciò che non funziona – sottolinea l’assessore con la nuova delega alla Partecipazione, Mariarosa Devecchi – Vogliamo una città che si prenda cura di sé, intendiamo fare opera di tessitura con una chiamata di corresponsabilità dei cittadini. Con il sindaco andremo a vedere l’esperienza di Cervia dove ci sono “porte di comunità“ per l’incontro tra cittadini e amministratori". I tre incontri saranno il 15 e il 29 settembre e il 12 ottobre, "tempi stretti – aggiunge Caserini – perché Sorgenia deve ordinare le nuove piante entro metà ottobre per riuscire a piantumarle ai primi di novembre e non perdere la stagione".

"Il 15 settembre alle 21 al Verri daremo il quadro attuale – annuncia l’architetto Annamaria Cremascoli, con un master in rigenerazione urbana e sociale – Nel secondo incontro avvieremo un gruppo di lavoro coi cittadini; nel terzo "restituiremo il risultato del percorso". L’idea è ascoltare le esigenze di chi fruisce dell’Isolabella alternando i boschi con aree libere, per pensare poi all’Isola Carolina.