PAOLA ARENSI
Cronaca

Le proteste dei pendolari di Lodi: "Corse troppo affollate e studenti a piedi"

Il comitato ha presentato i disservizi in Prefettura: presto ci sarà un nuovo tavolo sulle criticità segnalate

La protesta del comitato pendolari di Lodi

Studenti stipati sui pullman o lasciati a piedi per sovrannumero, il Comitato pendolari in lotta di Paullo protesta davanti alla Prefettura di Lodi. Si contesta in particolare il fatto che Star Mobility, che sul proprio sito avverte di possibili disagi per rimodulazioni interne, non aggiunga corse e quindi non garantisca il posto a tutti i coloro che pagano l’abbonamento. La manifestazione, come annunciato, si è svolta nella mattinata del primo ottobre e in modo pacifico.

Tanti i temi sollevati dai partecipanti, tra cui c’erano pendolari e genitori, mentre mostravano striscioni di protesta. “Anche se si rispetta il limite del numero di passeggeri presenti sulla targhetta dei vari mezzi, è il caos. I ragazzi della linea Paullo Lodi, ad esempio, viaggiano stipati. Va considerato che hanno con sé anche zaini, tubi per contenere disegni, borse per la ginnastica” hanno spiegato i presenti.

Un papà ha quindi rimarcato che in passato, soprattutto i primi anni di scuola, suo figlio è rimasto più di una volta giù dal pullman, perché troppo pieno. Una mamma ha inoltre fatto emergere il problema di chi ha figli disabili: "Si parla tanto di favorirne l’autonomia, ma poi ci si perde nelle cose primarie" ha ribadito.

I pendolari hanno intanto portato il tema della sicurezza degli alunni "che si spostano da una parte all’altra di marciapiedi e strade, per seguire le varie indicazioni sull’arrivo dei pullman e che spesso cambiano” e della città di Lodi in generale. Per tanti il problema si verifica “quando i genitori o i nonni sono costretti ad accompagnare i figli, perché non sono riusciti a prendere il pullman e vicino alle scuole circolano tantissime auto e si creano ingorghi. Senza contare che si devono spesso chiedere permessi al lavoro" insistono.

Poi c’è la proposta "sarebbe bello collaborassero tra sindaci per trovare soluzioni per ogni singola linea. Un progetto di rete, a livello istituzionale, probabilmente sarebbe invece irrealizzabile" hanno concluso. Proteste, a margine dell’iniziativa, anche da una mamma di Sant’Angelo: "I pullman del mattino sono alle 7,05 e 7,15, ma non sempre il secondo passa e il primo, se è già pieno. Non si ferma neanche alla fermata, lasciando i ragazzi giù – testimonia – Invece, all'uscita di scuola, a volte il pullman non passa proprio, in tre settimane sono dovuta andare a prendere mia figlia per ben 8 volte: c’è sempre lo stesso problema, cioé se il pullman è pieno, non si ferma in viale Europa".

Dalla Prefettura, dopo la manifestazione, hanno fatto sapere: "È stata ricevuta questa mattina in Prefettura una delegazione del “Comitato Pendolari in Lotta” , che ci ha illustrato la situazione del trasporto pubblico locale e i disagi dell’utenza. Viste le criticità riscontrate sulle linee di trasporto del territorio, chiedono un potenziamento negli orari di più intenso afflusso e una maggiore informazione dell’utenza".

E poi, l’impegno: "La Prefettura ha assicurato che massima attenzione alla tematica è stata già riservata nelle ultime riunioni con le forze di polizia, alla presenza anche della società di trasporto pubblico. E settimana prossima è in programma un ulteriore focus, organizzato di concerto con la Provincia di Lodi, alla presenza di tutti gli enti coinvolti, Star Mobility s.p.a, Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale Milano-Lodi-Pavia e Ufficio Scolastico provinciale.Obiettivo del nuovo incontro è quello di verificare le criticità lamentate e programmare interventi volti a diminuire l’incidenza sull’efficiente svolgimento del servizio con il contributo di tutti gli attori".