di Mario Borra
Il parquet del palazzetto dello sport è completamente marcito: brutta sorpresa al momento di rimuovere la protezione, collocata circa un anno fa quando la struttura di viale Resistenza fu trasformata in hub vaccinale gestito dall’Asst di Lodi. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati smantellati tutti gli arredi (tavoli, divisori, impianti) in seguito alla chiusura del punto di inoculazioni avvenuto il 6 marzo scorso e, al momento di togliere i pannelli di color verde posati a protezione del fondo in legno massiccio, lo stupore misto a sconcerto è stato notevole. La superficie chiara del parquet si presentava invece scura, come marcita. Il Comune probabilmente si aspettava che qualche danno potesse essere accertato al momento dello smantellamento dell’hub (per esempio le gradinate sporche), ma forse non della rilevanza che si è palesata agli occhi di tecnici ed amministratori. Il palasport, prima della necessaria trasformazione in centro vaccinale, era stato appena completamente riqualificato per una cifra superiore al milione di euro. Gli atleti delle varie squadre non avevano ancora fatto in tempo ad utilizzarlo, ma ora, col danno al parquet, occorrerà ancora un po’ di tempo prima che possa essere restituito alla sua funzione originaria.
Non è escluso che la superficie debba, a questo punto, essere completamente rifatta. Chi pagherà? Il Comune, per quanto appreso, non intende accollarsi i costi di ripristino delle condizioni originarie. Il contratto di comodato tra Comune ed Asst aveva previsto la sottoscrizione di una polizza assicurativa, ma solo per rischi di incendio, esplosione, scoppi e responsabilità civile provocata dall’attività vaccinale mentre è pur vero che all’articolo 6 "l’Asst si impegnava a riconsegnare il bene nelle medesime condizioni, fatto salvo il normale deperimento d’uso". Ma come mai il parquet si è ridotto così? Perchè probabilmente, essendo di nuova posa, avrebbe dovuto rimanere libero, “respirare“, per almeno un anno.