Ospedale, "nessun impoverimento"

Codogno, il direttore dell’Asst: il cardiologo non c’è più di notte, ma è collegato con la telemedicina

"L’ospedale di Codogno non “perde” il cardiologo di notte, ma grazie all’adozione di un nuovo modello organizzativo che ha ottenuto buoni risultati all’ospedale di Lodi, i pazienti cardiologici possono contare su un servizio di emergenza ancora più sicuro". A sostenerlo è il direttore generale dell’Asst di Lodi, Salvatore Gioia che respinge al mittente le accuse di depauperamento dei servizi offerti alla popolazione del Basso Lodigiano espresse alla fine della scorsa settimana dalla consigliera comunale Rosanna Montani. Accuse che definisce anche "frutto della scarsa conoscenza dei meccanismi organizzativi di un’azienda sanitaria e dei bisogni dei pazienti". "È vero che il cardiologo da aprile non è più presente come guardia notturna nell’ospedale di Codogno – chiarisce Gioia –, ma il nuovo modello organizzativo prevede la presenza notturna di un medico di emergenza, di un anestesistarianimatore e di un infermiere che, in caso di necessità, provvedono al trasporto del paziente. Il cardiologo è comunque sempre in contatto grazie alla telemedicina che consente la valutazione clinica immediata. La figura del cardiologo viene così restituita all’attività diurna garantendo un recupero delle risorse e un potenziamento dell’offerta specialistica in ambito cardiologico. Così, a Codogno, sono stati e saranno ampliati gli spazi di cura rivolti ai pazienti con l’apertura di nuovi slot per ecocardiogramma, prove da sforzo, riabilitazione cardiorespiratoria, prime visite e visite di controllo; prestazioni che rientrano in una attività ambulatoriale strutturata e che si aggiungono ai già esistenti ambulatori settimanali (pacemaker e scompenso cardiaco)".

Gioia poi ribadisce che "il chirurgo già da anni non era più presente di notte, ma è sempre reperibile e viene coinvolto subito in caso di necessità", contesta "il tentativo di sminuire il servizio di oculustica che nel solo 2021 ha eseguito ben 2.740 operazioni alla cataratta e 387 interventi di chirurgia vitreo-retinica", ringrazia la consigliera Montani "per aver svelato l’anomalia di pazienti che accedono irregolarmente alla attività intramoenia" e così ora "faremo le verifiche", oltre al fatto che "non ci risulta alcuna contrazione oraria per l’attività libera dei medici". Infine, per la radiodiagnostica "che si potrebbe implementare" secondo Montani, Gioia ricorda che, nei primi tre mesi del 2022 sono state effettuate a Codogno 313 ecografie. Ci sono 18 ecografi e un altro in arrivo a breve".Tiziano Troianello