Nuovo assessore ai Servizi sociali Primo test: la scuola dell’infanzia

Santo Stefano Lodigiano, Alessandra Rancati subentra alla dimissionaria Paola Rossi. Sul tavolo il rinnovo della gestione della Carenzi, il primo bando è andato deserto. Ritocchi in vista

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LODIGIANO

Presentazione ufficiale ieri mattina in consiglio comunale per il neo assessore ai servizi sociali Alessandra Rancati, dopo l’addio polemico di Paola Rossi dall’esecutivo del sindaco Marinella Testolina: è l’ennesimo rimpasto per la maggioranza che ha perso alcuni "pezzi" finiti all’opposizione. Ora i numeri sono risicati: sei consiglieri (compreso il primo cittadino) per la lista al governo del paese contro cinque esponenti dell’opposizione. Il nuovo esponente di giunta si è detta disponibile e pronta al dialogo anche se la giunta rinnovata dovrà subito affrontare questioni spinose come per esempio il rinnovo della gestione della scuola dell’infanzia Carenzi di piazza Roma dopo il bando andato deserto (ad oggi sul piatto ci sarebbe una soluzione che potrebbe contemplare anche un ritocco all’insù delle tariffe di frequenza).

Durante la seduta di ieri, però, è stato approvato tutto il "pacchetto" relativo al bilancio preventivo che contempla anche diversi aumenti di tariffe e contenimenti dei costi. Per la mensa delle elementari il costo dei pasti aumenterà da 4.20 euro a cinque euro, mentre il pulmino per il trasporto degli alunni passerà da 135 euro a 150 euro all’anno. Anche per coloro che vorranno prendere in affitto spazi pubblici per iniziative o eventi come il municipio o l’ex cascina Santa Maria saranno previsti aumenti dopo l’introduzione della quota oraria. L’amministrazione comunale ha sempre giustificato il proprio operato con la delicatissima situazione in cui versano le casse comunali e la quasi impossibilità di investimenti a causa della causa civile e penale ancora pendente dopo la bufera giudiziaria che aveva investito l’ex sindaco Massimiliano Lodigiani, arrestato dalla Gdf nel giugno del 2020 con le accuse di falsità in testamento olografo, circonvenzione d’incapace e truffa e condannato con rito abbreviato a tre anni, un mese e dieci giorni (a febbraio ci sarà l’appello).

Mario Borra