Minaccia medici e ferisce un’infermiera: scatta l’arresto

Minaccia medici e ferisce un’infermiera: scatta l’arresto

Minaccia medici e ferisce un’infermiera: scatta l’arresto

Contrariato dalla lunga attesa nella sala d’aspetto del Pronto soccorso dell’ospedale di Vigevano alla quale secondo lui era stata costretta la compagna cinquantaquattrenne, che aveva accompagnato in ospedale per dei dolori ad una spalla, se l’è presa prima con i medici e poi ha violentemente spintonato una infermiera di 56 anni che, cadendo a terra, ha riportato la sublussazione del coccige e una contusione alla spalla sinistra per le quali è stata formulata una prognosi di 41 giorni. Per questo episodio, avvenuto poco dopo le 13.30 di martedì all’ospedale di Vigevano, i carabinieri hanno arrestato Massimiliano Balzano 44 anni, residente a Torre Beretti e Castellaro, in Lomellina, con l’accusa di lesioni personali. Nella circostanza è stata applicata la circostanza prevista dall’articolo 583-quater che prevede espressamente la tutela "del personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria e chiunque svolta attività ausiliarie ad essa funzionali".

L’uomo è comparso ieri davanti al giudice monocratico del Tribunale di Pavia che ha convalidato l’arresto effettuato dai carabinieri e ha disposto a suo carico la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il movimentato episodio è avvenuto a seguito di quella che, a dire dell’uomo, era stata un’attesa troppo prolungata. Le sue rimostranze sono rapidamente degenerate e si è passati in fretta dalle parole allo spintonare l’infermiera che era intervenuta in supporto dei colleghi. Quello di martedì è solo l’ultimo di una serie di episodi che hanno interessato il personale sanitario che opera sul territorio della provincia. Proprio a seguito del loro ripetersi la Asst di Pavia ha disposto che a partire dal primo giugno nei Pronto soccorsi della provincia sarà attivo un servizio di vigilanza notturna armata effettuato da guardie giurate che coprirà l’arco temporale compreso tra le 20 e le 8 del giorno successivo.

Umberto Zanichelli