Medicina di gruppo, un ambulatorio per 4 dottori

Parte entro giugno il progetto per sopperire alle carenze di “camici bianchi“

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Entro giugno a Maleo partirà il primo progetto Medicina di gruppo del Lodigiano. Pur mantenendo i propri tradizionali ambulatori, Angela Alberini di Maleo, Dario Caracci di Castelgerundo, Pietro Belloni di Corno Giovine e Giuseppe Mancini di Codogno garantiranno 30 ore di servizio settimanale ai propri pazienti (6 ore al giorno a rotazione e, all’occorrenza, intervenendo per gli assistiti altrui), lavorando nei locali comunali in via San Francesco 4.

"Ringraziamo anche Giuseppe Monticelli, responsabile di area dell’Agenzia di tutela della salute, perché siamo convinti sia un progetto utile, nato dopo il Covid e soprattutto per la carenza di medici di medicina generale, acuita dalla perdita, in pandemia, del dottor Ivano Vezzulli. Tanto che abbiamo riqualificato i locali (che i medici chiedono di ampliare per altri colleghi, infermieri e paramedici) ricavando due ambulatori, sala d’aspetto e servizi" hanno detto il sindaco Dante Sguazzi (nella foto), il vice Alessandro Canevari e l’assessore ai Servizi sociali Monica Gorla. Gli spazi sono pronti, due segretarie prenderanno gli appuntamenti, mancano solo gli allacciamenti alla rete. Il bacino geografico coperto comprende Maleo, Castelgerundo, buona parte di Corno Giovine e la zona verso Codogno, per 6.000 pazienti. Si sommano assistiti sparsi nel territorio. "In futuro speriamo che il progetto cresca perché alcuni colleghi, come aCastelnuovo e Caselle Landi, andranno in pensione" hanno auspicato i medici.

I locali saranno condivisi con Auser che, ha spiegato il responsabile Mario Bernasconi, aiuterà i medici, sgravandoli da prassi come l’accreditamento dei pazienti per ricevere le fatture elettroniche, per dedicarsi di più alle cure degli assistiti. "In attesa che le Case di comunità partano, con cui collaboreremo, al momento la medicina territoriale siamo noi" concludono i medici.Paola Arensi