La qualità dell'aria è migliorata in Lombardia, meno smog nel 2021

Crescente il peso sull’inquinamento delle emissioni legate all’allevamento intensivo, in una delle aree di maggior concentrazione di stalle d'Europa, e il traffico veicolare

Il grafico dei giorni di pm10 oltre i limiti in Lombardia

Il grafico dei giorni di pm10 oltre i limiti in Lombardia

Milano - La qualità dell'aria in Lombardia è migliorata dal 2002 a oggi. E' quanto emerge dal monitoraggio di Regione Lombardia a tre anni sullo stato di attuazione del PRIA (Piano Regionale Interventi per la qualità dell'Aria). Lo studio analizza il trend delle polveri sottili (Pm10) nei capoluoghi lombardi. L’Unione Europea concede 35 superamenti all’anno di polveri sottili (il limite è 50 microgrammi al metro cubo). Per chi sgarra scatta la multa, a oggi ancora non applicata. Un bonus di giorni che in Lombardia viene bruciato regolarmente prima della fine dell’anno.

Nel 2020, anno duramente segnato dal lockdown, a Milano sono stati quasi 90 i giorni di superamento dei limiti di Pm10 nell'aria (nel 2002 erano oltre 160 i giorni), a Monza, Pavia, Mantova e Brescia poco più di 60 (erano più del doppio nel 2002) e a Lodi 59 giorni (che nel 2005 aveva raggiunto il record di 170 giorni con valori di Pm10 alle stelle). Nei limiti solo Sondrio, Lecco e Varese (province oltre la soglia fino al 2017). La situazione legata alla smog migliora, seppur leggermente, nel 2021.

Il "mese nero" è stato ottobre in tutta la regione, ma soprattutto nel Lodigiano dove sono stati ben 12 su 31 i giorni di sforamento delle soglie di Pm10 nell'aria. Numeri che già a inizio autunno hanno fatto sforare i fatidici 35 giorni/anno oltre il limite di concentrazione delle polveri sottili concessi dalla normativa europea. Nel resto della regione la situazione non è migliore per altri capoluoghi di provincia: a Cremona i giorni di aria avvelenata sono già 60, a Lodi e Brescia intorno ai 50, a Mantova 41 e a Pavia 39.

Un quadro che testimonia il crescente peso sull’inquinamento delle emissioni legate all’allevamento intensivo, in una delle aree di maggior concentrazione di stalle dell'intero continente europeo. A pesare è anche il traffico veicolare che, complice la pandemia, è decisamente in aumento rispetto agli altri anni. I dati però dimostrano che le misure poste in essere dalla Regione sono efficaci. Nel triennio 2018-20 la Lombardia ha conseguito un'importante riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera".

Lo afferma l'assessore regionale all'Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, commentando i dati del monitoraggio. Infatti, gli ossidi di azoto (Nox), i composti organici volatili (COV), il monossido di carbonio (CO) e il particolato (PM10 e PM2.5) hanno fatto registrare riduzioni superiori rispetto alle aspettative. Al 2020 si registra una riduzione degli ossidi di azoto pari a 4.364 tonnellate su un target previsto al 2025, per rientrare nei limiti posti dall'Unione Europea, pari a 6.356 tonnellate. Mentre per il Pm10 al 2020 le riduzioni registrate sono state pari a 3.315 tonnellate su un target al 2025 pari a 6.344 tonnellate.

"Questi dati - spiega l'assessore Cattaneo - confermano che siamo in linea con l'obiettivo del Piano Regionale Interventi per la qualità dell'Aria di rientrare nei limiti al 2025". Per gli ossidi di azoto le riduzioni più rilevanti sono associate alle misure sul traffico privato, sul trasporto pubblico (in primis con il rinnovo degli autobus e l'aumento degli utenti correlato ad azioni di efficientamento) e sull'energia (in particolare interventi sulle biomasse e di efficientamento energetico).

"Solo nel 2021 - spiega l'assessore Cattaneo - Regione Lombardia ha incentivato con 53 milioni di euro la sostituzione dei veicoli più inquinanti: 48 milioni per il bando rivolto ai cittadini per sostituzione autovetture a zero o bassissime emissioni per un totale di 15.382 domande". Inoltre 5 milioni di euro sono stati destinati al bando rivolto agli enti pubblici per la sostituzione di veicoli per il trasporto di merci o di persone per un totale di 416 domande. Da segnalare anche che Regione Lombardia ha adottato Move-in, il sistema mirato a controllare le emissioni degli autoveicoli soggetti a limitazioni, attraverso il monitoraggio delle loro percorrenze e lo stile di guida adottato.

Tra i provvedimenti applicati dalla Regione da ricordare anche la limitazione temporanea all'utilizzo delle stufe a legna e dei caminetti durante gli episodi di accumulo del Pm10 e l'obbligo di utilizzare pellet certificato, nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW. E ancora le attività di monitoraggio, di comunicazione verso i cittadini e le imprese sulla giusta combustione delle biomasse, un accordo con il Ministero dell'ambiente per la riduzione delle emissioni delle aziende operanti nella filiera bosco-legno-energia che utilizzano impianti alimentati a biomasse legnose. Oltre alle azioni di efficientamento energetico degli edifici pubblici e di utilità pubblica, delle imprese e degli impianti industriali.