Lodi, una nuova squadra per la sanità

I vertici dell’Asst lodigiana, che per primi affrontarono la pandemia, sono stati tutti sostituiti

Migration

di Carlo D’Elia

Per primi in Europa hanno dovuto affrontare la pandemia causata dal Covid. Da quel 20 febbraio, giorno della prima diagnosi di coronavirus all’ospedale di Codogno, hanno dovuto stravolgere l’attività nei presidi ospedalieri del Lodigiano e riorganizzare il personale sanitario, costretto a turni massacranti e difficoltà estreme per rispondere alle esigenze dei tanti pazienti. Hanno dovuto fare scelte dolorose, come la chiusura del pronto soccorso di Codogno e dell’ospedale di Casalpusterlengo, trasformato per pochi mesi in hub per accogliere i pazienti Covid positivi non gravi. Così fino allo scorso giugno, quando l’emergenza è iniziata a rientrare e gli ospedali hanno ripreso a respirare.

Oggi i protagonisti di tutte queste scelte, per volontà della Regione, non ricoprono più ruoli all’interno dell’Asst di Lodi: a partire dal direttore generale Massimo Lombardo che dal 18 giugno scorso (dopo appena un anno e mezzo) è passato a dirigere gli Spedali Civili di Brescia. Al suo posto è stato nominato Salvatore Gioia, 53 anni, ex direttore amministrativo dell’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano. Un passaggio importante che porta l’Asst di Lodi direttamente nella nuova fase dell’emergenza sanitaria che punta, oltre al contenimento del virus, anche ad attuare nuove misure organizzative per poter ripartire in sicurezza e riprendere tutte le normali mansioni dei presidi ospedalieri. A partire dalla visite ambulatoriali, circa 50mila, che il nuovo direttore generale dell’Asst di Lodi Salvatore Gioia ha annunciato a fine giugno di voler recuperare addirittura "entro l’anno". La rivoluzione all’interno della struttura dirigenziale dell’Asst è proseguita pochi giorni fa con l’addio del direttore sanitario Gabriele Perotti, un altro protagonista insieme a Lombardo della prima fase della pandemia a Lodi, che è stato nominato direttore sanitario dell’Asst di Bergamo Est.

A ricoprire il ruolo sarà Paolo Bernocchi, ex direttore sociosanitario dell’Asst di Lodi, il cui primo impegno sarà di curare gli aspetti di propria competenza in merito agli investimenti legati all’emergenza Covid e varati all’inizio agosto da Regione Lombardia (comprensivi anche dei contributi del Decreto Rilancio). A completare la squadra del manager Salvatore Gioia sarà Enrico Antonio Tallarita, 63 anni, ex responsabile della Riabilitazione specialistica all’ospedale Sant’Anna di Como, nuovo direttore sociosanitario dell’Asst di Lodi. E poi c’è il nuovo direttore amministrativo Giampaolo Grippa, commercialista romano di 56 anni, che arriva dopo una breve esperienza all’Azienda sanitaria di Cosenza.