CARLO D’ELIA
Cronaca

Lodi Murata, i lavori entrano nel vivo ma servono altri fondi per i restauri

Il cantiere aperto nel fossato renderà fruibili le "segrete" del Castello nella zona di Porta Regale. È però solo un primo lotto per riportare alla luce percorsi sotterranei e salvare resti di fortificazioni

di Carlo D’Elia

Esiste una Lodi nascosta sotto quella ufficiale. Chilometri di cunicoli medievali, snodi, percorsi sotterranei, dai dieci ai venti metri sotto il piano stradale. L’associazione Lodi murata li ha scoperti e da pochi mesi, causa ritardi legati al Covid, sta seguendo i lavori per il suo recupero. Il cantiere, nei pressi del fossato del Castello, è stato avviato la scorsa estate e sarà concluso entro l’anno. Si tratta di un intervento di restauro conservativo e recupero del bene, per un valore di 900mila euro, finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, con l’obiettivo di rendere visitabili un tratto dei camminamenti sotterranei e delle segrete del Castello. L’area sarà percorribile dai visitatori attraverso impianti di sicurezza, di illuminazione e la posa di totem informativi. Tre saranno poi gli accessi individuati per i turisti – uno da piazza Castello, uno dal fossato collegato all’isola Carolina e uno dalla palazzina liberty in via Acquedotto – e potranno così dar modo a più gruppi di accedere, seguendo poi i percorsi di visita. "Siamo in un momento molto importante - spiega il presidente dell’associazione Lodi Murata, Giorgio Granati -. Nonostante le difficoltà della pandemia, con qualche rallentamento per realizzare i cantieri, siamo riusciti a partire con il primo lotto". Per anni la Lodi sotterranea è stato solo un sogno. Poi la svolta nel 2005 con la scoperta dell’antica "via del soccorso" che portava dal Castello alle paludi del Pulignano, e l’individuazione, sotto le mura spagnole di piazza Castello, di una galleria in direzione della piazza, costruita durante la pestilenza del 1630 e otturata per impedire ai soldati di imboscarsi.

Dalla parte opposta, sotto il "revellino" di Porta Cremonese, i resti di un altro passaggio sotterraneo. In centro città, sotto la chiesa di San Filippo un percorso, ora ostruito, che si indirizza verso la zona conventuale di San Domenico. Tra i prossimi obiettivi il recupero dei resti della pusterla di San Vincenzo (le mura in corrispondenzadi piazzale 3 Agosto) e del castello Federico II (a porta Cremona). Sarà necessario però trovare nuovi finanziamenti. "E’ un intervento che aspettiamo da 25 anni - conclude Granati -. Speriamo che questo lotto si possa concludere entro la fine dell’anno o al massimo entro i primi mesi del 2022. Per gli altri interventi, serviranno invece altri fondi".