Livraga, Frecciarossa deragliato: sempre vivo nella Bassa il ricordo della tragedia

La Procura chiede il processo per 14 indagati e il sindaco Maiocchi ripensa "a quella drammatica mattina che non potrò mai dimenticare"

Frecciarossa deragliato a Livraga

Frecciarossa deragliato a Livraga

Livraga (Lodi) -  «Penso spesso a quel giorno quando il treno uscì dai binari e credo non lo dimenticherò facilmente – ricorda il sindaco di Livraga, Giuseppe Maiocchi – E oggi (ieri, ndr ) quando ho saputo della richiesta della Procura, la mia mente è andata a quel mattino, quando fui svegliato subito dopo l’avvio della macchina dei soccorsi. E si rinnova il dolore per le vittime di quella tragedia".

La Procura di Lodi ha chiesto il rinvio a giudizio per 14 indagati, ritenuti a vario titolo responsabili del deragliamento del Frecciarossa diretto da Milano a Salerno con 33 viaggiatori a bordo, avvenuto il 6 febbraio di due anni fa verso le 5,30 all’altezza di Livraga, quando persero la vita i due macchinisti e rimasero ferite dieci persone, tra lavoratori e passeggeri.

Nella Bassa il ricordo è ancora molto vivo tra la gente, gli operatori del soccorso e gli amministratori. Fu un episodio di cronaca che ne anticipò, temporalmente, uno ancora più drammatico legato al primo caso di Covid accertato in Europa, avvenuto il successivo 20 febbraio all’ospedale di Codogno. Al Comune, allora, spettò il compito di coordinare gli aspetti legati alla sicurezza attorno al luogo della tragedia con la mobilitazione della Protezione civile e tutta una serie di incombenze anche burocratiche successive. "Sono tornato sul luogo della tragedia e, fino a qualche tempo fa, presso la palazzina abbattuta stavano ancora effettuando lavori di ripristino", spiega Maiocchi, che non vuole commentare gli aspetti prettamente giudiziari della vicenda ("Occorrerebbe bene leggere le carte").

Tagliente il commento di Dario Balotta, ex sindacalista dei trasporti e attualmente all’ Osservatorio nazionale liberalizzazioni e trasporti (Onlit): "Speriamo abbiano preso buona nota di cosa è successo, in qualsiasi modo sia andata. La giustizia è molto lenta e basta guardare ai fatti di cronaca analoghi, come la tragedia di Viareggio, per capire che anche questa vicenda giudiziaria andrà per le lunghe". Per Balotta il nodo della sicurezza è un tema ancora presente: "Credo che un sistema efficiente è anche un sistema sicuro. Ma basta vedere che i pendolari lombardi hanno un comitato per ciascuna linea, a combattere per ritardi e disservizi. Anomalia tutta italiana visto che nei paesi europei i comitati non esistono, segno che tutto funziona meglio".