REDAZIONE LODI

La lodigiana Giovanna Boccalini inserita nell’Enciclopedia delle donne

L’Enciclopedia delle donne si arricchisce di una nuova voce, tutta lodigiana. Anzi, sarebbe il caso di dire di due. Perché il merito di aver riportato alla luce la figura di Giovanna Boccalini (Lodi 1901 - Osnago 1991), fondatrice con le sorelle della prima squadra di calcio femminile italiana poi cancellata dal Fascismo; quindi divenuta, a Roma, membro del Comitato centrale del Pci e vicepresidente dell’Inps e del patronato Cgil, istituti che ha contibuito a fondare e sviluppare, va tutto alla ricercatrice Alice Vergnaghi (nella foto) – già autrice de “La condizione femminile e minorile nel Lodigiano durante il XX secolo“ – che firma la nota di approfondimento.

Una nuova voce lodigiana, tra Santa Francesca Cabrini e Ada Negri, dunque, quella di Giovanna Boccalini della quale, pur soffrendo di alcune limitazioni legate alla pandemia, sono stati ricordati a Lodi a partire dallo scorso anno i 120 anni dalla nascita con diversi event – seguendo le sue orme nel capoluogo insieme ad alcuni discendenti presso la sua casa natale, la Società operaia di Mutuo soccorso o il Museo dedicato ad Ettore Archinti – organizzati da Alice Vergnaghi insieme a Toponomastica femmile, Istituto Lodigiano Storia della Resistenza, Snoq Lodi, a partire dallo scorso anno. Giovanna Boccalini si occupa della lotta di liberazione e dell’emancipazione femminile attraverso i Gruppi di difesa della donna, di cui dirige la rivista “Noi donne“, e poi l’Udi.

Maestra – aveva conseguito presso la Scuola Normale Femminile di Lodi il titolo per insegnare nella scuola elementare – viene eletta in Consiglio comunale a Milano dove le viene affidato l’ssessorato all’Infanzia, e si occupa dei Treni della felicità per i bambini poveri. Quindi l’impegno ai vertici nella Capitale.

Laura De Benedetti