Incidente in A1 all'altezza del treno deragliato: morta 21enne. C'è un pirata della strada

L'auto potrebbe aver sbandato per cercare di avvistare il Frecciarossa, ma la giovane si è salvata. Poi, è stata travolta a bordo strada da una vettura che sopraggiungeva

L'incidente mortale in A1

L'incidente mortale in A1

Ospadeletto Lodigiano (Lodi), 15 febbraio 2020 - Travolta da un pirata della strada. E' così che è morta M.R.M., 21enne originaria delle Repubblica Domincana, ma residente in provincia di Parma, la notte scorsa, lungo l'autostrada A1, a Ospedaletto Lodigiano, nei pressi del luogo in cui si trova il Frecciarossa deragliato il 6 febbraio socrso.

Dalle indagini della polizia stradale è emerso che l'auto a bordo della quale viaggiava, insieme ad altri tre giovani, si è schiantata all'altezza di una piazzola di sosta. Tra le ipotesi al vaglio di chi deve chiarire le cause dell'incidente è che il conducente della vettura abbia avuto un colpo di sonno o si sia distratto per cercare di vedere il convoglio deragliato.  Dopo l'incidente, però, uno dei ragazzi è riuscito ad uscire dalla vettura ribaltata e ad estrarre dall’auto gli amici prima che le fiamme divampassero. Si sarebbero salvati. Ma su di loro è piombata una Fiat Punto guidata da un 57enne lodigiano, che li ha travolti ed è scappato senza prestare soccorso. Sia il conducente del suv Nissan, V.P.E.A. 25enne dell’Ecuador residente in provincia di Parma, ricoverato in codice rosso ma non ritenuto in pericolo di vita, che la 21enne M.M.R., di Santo Domingo, residente a Langhirano, hanno riportato gravi traumi: all’arrivo dei soccorritori la ragazza, già in arresto cardiaco, è stata portata all’ospedale di Lodi, dove è deceduta. Gli altri due giovani, B.M, 20enne del Marocco, e F.M., 26 anni, di Parma, invece, hanno riportato solo delle contusioni.

Il pirata della strada, un 57enne, non si è fermato, ma dopo circa un'ora e mezza la Polstrada lo ha rintracciato e fermato. Portato in ospedale, è risultato positivo alla droga e quindi arrestato per omicidio stradale. L'uomo si trova ai domiciliari nella sua casa di Bertonico, nel Lodigiano.

Il problema di persone che in autostrada possano rallentare o fare manovre inadeguate per poter vedere il treno, è "reale e stiamo cercando di gestirlo al meglio". A spiegarlo è il prefetto di Lodi, Marcello Cardona, che aggiunge: "C'è la polizia stradale che è stata incaricata proprio di gestire la questione e siamo sicuri del fatto che si occuperà di tutto questo al meglio, con più pattuglie al giorno".

ha collaborato LAURA DE BENEDETTI