Ex Osal, completata la bonifica Si apre la partita sul futuro dell’area

Massalengo, il sindaco Serafini: potremmo alienarla o pensare a un utilizzo di pubblico interesse. Manca invece un quarto alla realizzazione dello scolmatore. L’intervento è gestito dal Consorzio Muzza

Migration

di Paola Arensi

I lavori di bonifica dell’ex Osal, area industriale abbandonata, sono completati. Lo annuncia il sindaco Severino Serafini, ribadendo così la risoluzione di un problema annoso. "Siamo in attesa di contattare Arpa per le analisi dei terreni. Perché se il terreno non sarà inquinato, perfezioneremo l’acquisizione dell’area e vedremo se alienarla o usarla per un progetto di interesse pubblico. Altrimenti dovremo bonificarli ancora e aprire, con Regione Lombardia, un’altra istanza di finanziamento" chiarisce il primo cittadino. La fabbrica era attiva circa un ventennio fa e si trova in località Priora, dietro l’ex mangimificio Madital, che è stato abbandonato nella stessa epoca. Nell’estate 2022 l’area è stata cantierizzata, dopo che a fine 2020 il Comune aveva ottenuto, da Regione Lombardia, un finanziamento da un milione e mezzo per intervenire sulle parti fuori terra. Osal era finita all’asta ma senza mai riuscire a venderla. Era da bonificare e probabilmente questa sua caratteristica ha fermato eventuali interessati. L’attuale sindaco ci lavora dal 2017, quando era consigliere di minoranza.

"C’era infatti un grave rischio ambientale, visti i fusti abbandonati contenenti sostanze chimiche, la copertura in amianto e un vascone abbandonato dal quale avrebbe potuto uscire percolato. Così il commissario della Prefettura di Lodi fece un’ordinanza di bonifica a carico del curatore della proprietà. Ma, forse per mancanza di risorse, non successe nulla". Nel 2018, diventato sindaco Serafini, era stata emessa un’altra ordinanza inevasa. A quel punto, per affidare l’incarico di progettare la messa in sicurezza, da presentare in Regione, sono stati usati gli avanzi di amministrazione. Nel 2021 la gara non è andata a buon fine, quest’anno, invece, sono stati eseguiti i lavori. In merito ai lavori di realizzazione dello scolmatore invece, gestiti dal Consorzio Muzza, l’opera è in fase di esecuzione: "Di questo intervento manca un 25% - dettaglia Serafini- che consiste in opere strutturali in cemento armato. Ora però, per via della stagione, si sta facendo fatica ad entrare nell’area, perché piove. Il cantiere quindi ha rallentato ma da febbraio, arrivando un freddo che si spera sia secco, si pensa ricominciare a lavorare seriamente". Per chi attende le nuove tecnologie, invece, i lavori della fibra ottica sono a buon punto. Sono stati gestiti dal Comune "l’azienda che sta lavorando nel Lodigiano da noi ha iniziato a settembre, ma ci aveva illustrato almeno 3 mesi di lavoro. Serve ancora un attimo di pazienza e saremo pronti!" promette. Al cimitero si è intanto nelle fasi finali della costruzione di nuove cappelle, che amplieranno gli spazi per i defunti disponibili ed è in corso la realizzazione dei marciapiedi intorno. Anche in questo caso, però, pioggia e umidità hanno rallentato l’intervento.