Dispersioni d’acqua nella rete: si punta a scendere dal 30 al 24%

Lodi, l’azienda Sal ha delineato un piano d’interventi da 16 milioni di euro e ambisce ai fondi Pnrr

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di Laura De Benedetti

Poco meno di un terzo dell’acqua che scorre nella rete idrica del territorio va dispersa: ed anche se il valore è molto inferiore alla media nazionale (nel Lodigiano le perdite si attestano, nel 2021, al 30,3%, contro il 41,2% italiano) Sal, di concerto con l’Ufficio d’Ambito, mette in campo un piano di riqualificazione da 16 milioni di euro, di cui 7 già previsti entro il 2025 e altri 9 che verranno ‘anticipati’, rispetto ad una programmazione successiva, se la Società Acqua Lodigiana otterrà il finanziamento dal bando dedicato da 900 milioni del Pnrr destinato all’efficientamento energetico: meno perdite idriche si traducono in diminuzione del volume d’acqua prelevata dai pozzi e riduzione dei costi. In realtà nel 30% di acqua che non riesce neppure a raggiungere i rubinetti di casa, come da report di sostenibilità di Sal di prossima pubblicazione, nel conteggio delle ‘perdite di rete’, rientrano anche una serie di consumi autorizzati ma non fatturati, come usi antincendio o necessari alla gestione ordinaria (controlavaggio dei filtri, spurghi, autoconsumi per l’attività degli impianti): un 15% circa, dunque, si stima sia fisiologico. Ma se Sal otterrà i fondi in pochi anni gli sprechi potranno scendere dal 30,3 al 24,7%.

Il progetto presentato al Ministero dello Sviluppo coinvolgerà 922 chilometri (dei 1.411 totali) di rete sotterranea, pari al 65% delle tubazioni, 12 sistemi acquedottistici su 16, che ogni anno distribuiscono 15 milioni di metri cubi d’acqua (sui 22 totali) a 160mila abitanti (su 230mila). Riqualificare la rete, comunque, non significa solo sostituire o riparare vecchi tubi, interventi per cui sono stanziati 1,3 milioni di euro, ma individuare subito le falle. Il grosso del piano, per 10 milioni di euro, prevede infatti l’installazione di misuratori e contatori intelligenti sia su impianti e reti di distribuzione sia per gli utenti; la modellazione idraulica e la distrettualizzazione delle reti per il controllo attivo delle perdite (3 milioni e 700mila euro), il completamento del rilievo informatizzato delle reti (per 844mila euro) con la relativa implementazione di software di gestione.