
Posti di controllo a Lodi
Lodi, 11 novembre 2022 - Razzie nel Lodigiano, denunciate tre persone con il “kit del ladro” in auto. Sono state pizzicate da una volante della polizia a Lodi e controllate perché si aggiravano in periferia e senza una meta. La loro auto, di grossa cilindrata, è stata fermata per accertamenti. A bordo c’erano appunti i tre uomini, originari dell'Europa dell'est ed alcuni gravati da precedenti penali e di polizia per furto e ricettazione. Alle domande degli agenti, gli interessati si sono dimostrati nervosi, fino a far scattare la perquisizione del veicolo. All'interno dell'abitacolo sono stati quindi trovati: due ricetrasmittenti, alcuni grossi cacciavite, pinze ed altri strumenti potenzialmente utilizzabili per lo "scasso".
Di questi arnesi nessuno degli occupanti dell'auto ha saputo giustificare la presenza a bordo. Da qui le denunce a piede libero per possesso ingiustificato di strumenti d'effrazione. Quanto scoperto è stato quindi sequestrato. Sempre ai fini di prevenire razzie, dato che ultimamente, nel Lodigiano, le incursioni di malintenzionati sono piuttosto frequenti, il questore di Lodi Nicolino Pepe ha emesso anche un avviso orale e tre fogli di via. La prima ad essere colpita da un provvedimento è una quarantaduenne del Lodigiano, accusata di aver commesso un furto aggravato di carburante a ottobre, ai danni del proprietario di un autocarro in sosta per strada. A suo carico c’è anche una guida senza patente di un'autovettura non coperta da assicurazione. L’interessata non potrà quindi entrare in Lodi per tre anni.
Inoltre sono stati emessi, su proposta della Compagnia Carabinieri di Codogno, due fogli di via, con divieto di far ritorno nel comune, per anni tre, a carico di un trentenne e ad un venticinquenne residenti nel Mantovano. Secondo i militari, gli interessati hanno tentato di truffare un negoziante di Codogno, con la cosiddetta "truffa del resto", pretendendo dalla vittima il resto di una banconota effettivamente non consegnata all'esercente. Ma l’uomo non è andato in confusione e ha chiamato le forze dell’ordine.