Lodi, "Il cyberbullo? E' scosso ma finirà l'anno"

Tredicenne sull’orlo del suicidio, parla l’avvocato del compagno di scuola infangato

Cyberbullismo

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Lodi, 23 marzo 2019 - «Il mio assistito, che ho incontrato giovedì per la prima volta, è un po’ scosso ma sta bene, riesce comunque ad andare a scuola, dove è intenzionato a finire l’anno, dato che ha buoni voti, anche se poi, fisiologicamente (a maggio compie 15 anni, ndr), dovrà cambiare percorso». Parla per la prima volta Luca Arensi, legale del 14enne, a oggi unico denunciato nel caso di cyberbullismo che ha portato una 13enne, sua compagna di classe, una settimana fa, a minacciare il suicidio: «Mi preme ricordare che ha 14 anni, che per ora è solo indagato (per estorsione e possesso di immagini pedopornografiche, ndr), che le indagini in corso riguardano anche altri minori e che, comunque, la legge 71 del 2017 sul cyberbullismo si pone come obiettivo ‘la tutela e l’educazione di tutti i minori coinvolti, sia nella posizione di vittime che nella posizione di presunti responsabili di illeciti’».

L'episodio è stato trattato ai più alti livelli istituzionali. «L’intervento è stato gestito in maniera encomiabile da scuola e forze dell’ordine», ha detto il prefetto Patrizia Palmisani nell’apposita seduta del Comitato provinciale sulla sicurezza convocata giovedì, dove erano presenti il provveditore Yuri Coppi e l’assessora all’Istruzione del Comune, Giuseppina Molinari. «Da tempo ormai, polizia di Stato e carabinieri sono regolarmente impegnati in incontri con le scolaresche su questi temi - ha ricordato il questore, Giovanni Di Teodoro -. Non è raro che gli operatori, grazie alla particolare sensibilità che li caratterizza, riescano anche a cogliere quei particolari segnali di disagio, sempre più diffusi tra i giovani, finendo per rappresentare una possibile ancora di salvezza». Nel caso specifico la scuola media aveva già tenuto corsi per studenti e genitori sul cyberbullismo, e questo ha spinto le amiche della tredicenne a spiegare l’accaduto ai docenti, facendo scattare l’allerta al 112.

Interventi formativi per i ragazzi, dunque, ma anche, come ha ricordato Coppi, per gli stessi docenti: «L’ultima iniziativa consiste sono i progetti regionali sulla ‘cittadinanza digitale’». «Sensibilizzeremo i sindaci per l’avvio di un’azione comune per catalizzare l’attenzione dei genitori di alunni in età adolescenziale, con il coinvolgimento delle forze dell’ordine», ha concluso Palmisani, ricordando che è possibile segnalare gratuitamente episodi di bullismo nelle scuole via sms al numero 43002. Sempre giovedì la deputata M5s Valentina Barzotti ha parlato della 13enne di Lodi alla Camera: «È la violazione del proprio sé, della propria intimità che da privata diventa brutalmente pubblica« ha detto, ricordando l’urgenza di intervenire con la formazione digitale affinché «il pieno governo dei dati personali equivalga a imprescindibili presupposti di libertà».