Crac Contardi, il credito del Comune è di 2 milioni e 582mila euro

Codogno, nella stima del curatore fallimentare le opere mai realizzate

Il Comune di Codogno vanta un credito di oltre due milioni e 582 mila euro dalla liquidazione dell’impresa di costruzione Contardi: lo certifica il curatore fallimentare che mette nero su bianco la cifra che l’amministrazione lamenta come valore delle mancate opere di urbanizzazione in riferimento a quattro piani residenziali. Nel “pacchetto“ degli interventi lasciati a metà ormai da anni spiccano, per esempio, la bretella che dalla sp 116 verso San Fiorano si deve raccordare con viale Buonarroti e svariati lavori a corredo del comparto residenziale C5 di viale Pedrazzini Guaitamacchi (parte di segnaletica stradale, tappeto di usura delle strade e parcheggi, verde pubblico e il rondò tra viale Pedrazzini e via Adda). Cantieri lasciati in sospeso per il crac Contardi e che ora, si spera, possano essere ripresi quando i soldi arriveranno. Le altre opere mai fatte o abbandonate riguardano i comparti di via Falchetti e di viale Trento nell’ex Felisi. Di fatto la fotografia del curatore coincide con l’elaborato dello studio di ingegneria commissionato mesi fa dal Comune. Ovviamente gli importi sono stati calcolati applicando un surplus dovuto al passare degli anni. Per l’area residenziale di via Pedrazzini Guaitamacchi, il Comune ha escusso già una polizza fidejussoria mentre per le altre aree edificabili le altre compagnie assicurative non hanno ancora sbloccato le polizze. Nel caso il comune non riesca ad escuterle, le opere mancati saranno a carico dell’acquirente delle aree. Mario Borra