Coronavirus, nella 'zona rossa' sindaci in prima linea

I primi cittadini di Casale e Codogno hanno distribuito generi alimentari. Diciotto carabinieri chiusi in casa per precauzione

Da sinistra Elia Delmiglio, Francesco Passerini e Lina Ressegotti

Da sinistra Elia Delmiglio, Francesco Passerini e Lina Ressegotti

Codogno (Lodi), 27 febbraio 2020 - Il conto dei decessi legati al coronavirus ieri si è tragicamente allungato e dunque sono dodici le vittime, di cui dieci lombarde: un uomo di 69 anni con patologie respiratorie pregresse è deceduto in Emilia Romagna ma era di San Fiorano. Sempre ieri, inoltre, le autorità sanitarie hanno cominciato a sottoporre al tampone alcuni studenti dell’Itas Tosi di Codogno, frequentato dal 17enne risultato positivo e residente in provincia di Sondrio. Come lui sono risultati positivi anche altri due ragazzi della provincia che frequentano la stessa scuola. Pure diciotto carabinieri della Compagnia di Codogno sono in isolamento domiciliare, in via precauzionale, dopo aver partecipato a una riunione conviviale con un collega in congedo, risultato positivo. L’incontro era avvenuto il 17 febbraio in caserma. Non appena venuti a conoscenza della positività del pensionato, i colleghi hanno segnalato il caso alle autorità, che hanno disposto l’isolamento. Ma ci sono anche le buone notizie: una donna lodigiana, positiva al coronavirus, ha partorito ieri a Piacenza. L’équipe medica era pronta a intervenire nel caso il neonato fosse risultato positivo, ma le misure di protezione e precauzione non sono servite: il bambino è risultato negativo al test.

Intanto, sulle barricate vi sono i primi cittadini della Bassa che, all’interno della zona rossa, vivono tra paura, preoccupazione, ma sempre in prima linea. "Stiamo facendo tutto il necessario per cercare di non far sentire nessuno da solo", ha ribadito Francesco Passerini, sindaco di Codogno, con mascherina e guanti. Cosi come Elia Delmiglio, collega di Casalpusterlengo che, insieme ad assessori e collaboratori, stanno organizzando la distribuzione dei generi alimentari per chi non può uscire. "Abbiamo quattro mezzi della Protezione Civile. Abbiamo distributio mascherine gratuite ma anche generi alimentari in varie case oltre a supportare le persone di Terranova dei Passerini che non hanno alcuna bottega in paese", ha detto l’assessore Lina Ressegotti. Si trova in quarantena invece Dante Sguazzi, sindaco di Maleo: nei giorni scorsi aveva partecipato a un incontro con una persona risultata positiva.

A Codogno le due linee telefoniche della Protezione Civile hanno ricevuto più di 400 chiamate. Innumerevoli le richieste: dagli anziani che non hanno più contante, ai materiali di protezione mancanti, dai medicinali, ai problemi di visite mediche da fare fuori dalla zona rossa. Sul fronte mascherine ieri c’è stato un passo in avanti: al Famila di Codogno ne sono state consegnate 500 da distribuire ai clienti così come all’IperSimply, 300 alla Lidl. Ieri, il parroco di Codogno don Iginio Passerini, nel primo giorno di Quaresima, ha ribadito che "quest’anno per noi i 40 giorni prima della Pasqua sono la quarantena a cui dobbiamo attenerci". Infine a Bertonico le strade minori sono state sbarrate con balle di fieno per evitare fughe.