Coronavirus, il Comune sdrammatizza e scrive al virus: "Perchè proprio Codogno?"

Pubblicata sul sito web istituzionale una lettera-semiseria con destinatario il Covid-19

La lettera pubblicata sul sito del comune di Codogno

La lettera pubblicata sul sito del comune di Codogno

Codogno (Lodi), 25 febbraio 2020 - «Vorrei chiederti come mai proprio Codogno? Tu lo sai che la gente di quei posti è temprata dalla nascita? Guarda che noi abbiamo la nebbia, il ghiaccio, il Po che fabbrica zanzare, allevamenti a non finire e spesso quello che chiamiamo profumo di campi è l'odore del letame usato per concimare!»: è la lettera semiseria al coronavirus pubblicata sul sito del Comune di Codogno, con l'avvertenza «malgrado le numerose difficoltà lasciateci pubblicare qualcosa di bello ...perché Codogno è una bella città».

Ed eccolo l'orgoglio paesano nella lettera al Covid-19 scritta da un'anonima autrice: «Abbiamo la fiera del bestiame a novembre e la frequentiamo fin dalla prima infanzia. Andiamo a vedere vacche e suini e ci mangiamo pane e porchetta e il frittellone caldo con un olio talmente esausto che ti lascia odore di fritto fino a Natale! E tutto ciò lo facciamo al freddo!». «Un'altra peculiarità di Codogno è che da sempre la gente si lamenta che a Codogno non si organizza niente e se si organizza non c'è risposta. Tu arrivi lì a scatenare l'epidemia? Sei un pò ridicolo!».

«Dammi retta - si conclude la lettera - procurati degli squisiti biscotti Codogno e della buona cotognata e torna da dove sei venuto perché sta gente lombarda è piuttosto cazzuta».