Coronavirus a Lodi, sindacati: "Donazioni raccolte devono andare al personale sanitario"

Ricevuti quasi due milioni. La battaglia per i dipendenti dell’Asst in prima linea nella lotta contro il Coronavirus

Personale sanitario

Personale sanitario

Lodi, 11 luglio 2020 -  «La solidarietà degli italiani deve premiare il personale sanitario che ha lottato in prima linea contro il coronavirus". Continua la battaglia dei sindacati Fisi, Confsal e Cisl per chiedere all’Asst di Lodi di destinare ai circa 2mila dipendenti dell’azienda le donazioni raccolte nei mesi dell’emergenza sanitaria.

Sono oltre 1.250 i donatori dall’inizio dell’emergenza, per un totale di quasi 2 milioni. Una somma importante, che l’azienda di piazza Ospitale, almeno per quanto riportato nelle delibere, ha quasi del tutto utilizzato per l’acquisto di materiale per la gestione dell’emergenza e dispositivi di protezione per il personale. I sindacalisti, che a giugno hanno scioperato contro la decisione, sono pronti a presentare ricorsi.

«Otto giorni fa abbiamo mandato una richiesta scritta all’Asst di Lodi per poter ottenere un elenco dettagliato delle donazioni ricevute finora - spiega il segretario provinciale di Confsal Lodi, Stefano Lazzarini -. In caso di mancata risposta andremo davanti al Tar e se necessario al Consiglio di Stato. Non molliamo sulle donazioni perché i dipendenti hanno diritto a un premio per tutto quello che hanno fatto".

Altro punto caldo della battaglia sindacale è il futuro della sanità lodigiana, con i due presidi del Basso Lodigiano sempre più in bilico. I sindacati hanno avviato una petizione online su charge.org per salvare i quattro presidi ospedalieri del Lodigiano che rischiano di uscire rivoluzionati dopo l’emergenza. «È in programma anche di fare un sit-in davanti al tribunale per chiedere a un magistrato di essere ascoltati – dice Lazzarini –: riteniamo che ci sia stata un’interruzione di servizio con la chiusura dei poliambulatori nei presidi del Basso Lodigiano".

Intanto, ieri si è tenuto anche un tentativo di conciliazione in prefettura a Lodi tra il sindacato Fisi e l’Asst. Il sindacalista Gianfranco Bignamini però ha abbandonato il tavolo prefettizio. All’incontro non si sarebbero presentati i dirigenti dell’azienda: "Per discutere e risolvere i problemi si deve dialogare con chi ha creato i problemi", sottolinea il sindacalista Bignamini.