di Paola Arensi
Ore di confronti ieri a Livraga con il patrocinio del Comune al convegno “Alè Alleanza per l’energia rinnovabile solidale“ di “Umanità lodigiana“ (rete solidale di cento realtà laiche e cattoliche) e Legambiente (hanno moderato i lavori Andrea Poggio e Laura Colombi del circolo Legambiente LodiVerde). Ora che l’approvvigionamento di combustibili fossili sarà sempre più difficile, si è ragionato su come raggiungere la costituzione della Rete informale di associazioni, Comuni, professionisti, scuole per lo sviluppo di Cer (Comunità energetiche rinnovabili) nel Lodigiano, nel Pavese e nel Sud Milano.
Il primo esempio lombardo di Cer è nato il mese scorso a Turano. Ha spiegato Mauro Salvalaglio, vicepresidente della Provincia: "Le iniziative che partono dal basso sono un prezioso strumento. Spero si faccia rete". Giuseppe Mancini di “Umanità lodigiana“ ha aggiunto: "Vogliamo prenderci cura dell’ambiente, favorendo la nascita di sinergie, per trovare idee e soluzioni ai problemi locali. Nel 2021 abbiamo organizzato una Ciclostaffetta da Santo Stefano a Tavazzano per ricordare che la pace è fondamentale e mai come oggi il tema è attuale. A ottobre riproporremo l’iniziativa".
Cosa sono le Cer? L’ingegner Luca Bertoni ha ribadito: "Fotovoltaico vuol dire autodifesa e sicurezza. Ognuno ha un’autogenerazione al di fuori di ciò che succede all’esterno. Questo dobbiamo raggiungere".
Le prossime Cer nasceranno a Livraga e Casale. Giuseppe Maiocchi, sindaco di Livraga, ha spiegato: "Mi ha contattato una società per chiedermi un incontro. Stiamo studiando soluzioni e lavorando per il concetto di comunità. Stiamo studiando le superfici pubbliche e private. Fondazione Vittadini, per i suoi edifici, ha aderito e anche l’investitore che ha realizzato 50mila metri quadrati di logistica di farmaci si apre all’argomento".
A Casale, come spiegato dall’assessore Alfredo Ferrari e dall’ingegner Fabrizio Prestinoni di Sorgenia, le sei possibili soluzioni di installazione di Cer riguardano la scuola dell’infanzia Don Ginell e la Ducatona, il Centro di formazione professionale, il municipio e il magazzino comunale di via Fugazza. Al vaglio le case popolari di Vittadone. Per 217 kW di potenza installata.
La preside del Volta di Lodi Luciana Tonarelli ha ribadito: "Rischiamo di lasciare un mondo peggiore ai ragazzi. Quindi aderiamo in modo ideale perché non siamo proprietari degli edifici. Già nel 2005 abbiamo proposto alla Provincia impianti fotovoltaici sull’istituto, ma senza successo. Il Volta ha un’officina con 1.500 metri quadrati di tetto e potremmo essere produttori di energia per autoconsumo e per il quartiere. Intanto educhiamo i ragazzi sul tema e formiamo più figure per le richiestissime professioni tecniche". D’accordo il prof Paolo Egidio Camera del Gandini: "Noi abbiamo pronto un progetto elaborato coi ragazzi per ipotizzare una produzione di circa 103 kW, sfruttando la parte centrale e una porzione delle palestre".