Codogno, rapinata da un 17enne: "Mi ha salvato la vita, non lo condanno"

Dopo il raid in lavanderia, la titolare scoprì di avere un problema cardiaco

Tiziana Rossi, titolare dell’attività di viale Martiri dello Spielberg

Tiziana Rossi, titolare dell’attività di viale Martiri dello Spielberg

Codogno (Lodi) - Si aprirà nel mese di aprile del prossimo anno il processo al Tribunale dei Minori per il 17enne che, nella serata del 1 settembre scorso attorno alle 19, prese d’assalto la lavanderia sotto i portici del palazzo ex Consorzio Agrario di viale Martiri dello Spielberg, a poche decine di metri dalla stazione ferroviaria, strattonando la titolare 59enne e rubando dalla cassa circa trecento euro. Il ragazzino era entrato spianando un coltello e minacciando la donna per poter razziare l’incasso, ma la titolare si era opposta, prendendo per un braccio il rapinatore che, per tutta risposta, l’aveva spintonata fuggendo poi con i soldi. Poche ore dopo il baby malvivente era stato fermato dai carabinieri del comando compagnia di Codogno con in tasca parte della refurtiva nascosta negli slip mentre si aggirava non distante dal luogo del blitz dopo essersi cambiato i vestiti. 

La vittima, Tiziana Rossi, era stata ricoverata all’ospedale per accertamenti sanitari per lo choc subìto e, in seguito alle analisi mediche, era emerso un problema serio a livello cardiaco il quale solo al momento del ricovero dopo la rapina è stato trovato, accertato e fortunatamente risolto. Ora lei stessa ha ricevuto la notifica per presentarsi in Tribunale per l’avvio del procedimento penale, ma con un post sui social ha esternato tutta la propria inquietudine e i dubbi sul fatto di averlo riconosciuto dopo quella sera, alimentando anche un dibattito in tal senso. "Vorrei abbracciarlo – dice la donna che di fatto ritiene di essere stata salvata a causa dell’episodio in quanto non sapeva di avere un problema al cuore –. Ricordo i suoi occhi e il polso piccolo e fragile che ho stretto durante l’episodio". "Non mi sento di giudicarlo – aggiunge –. Non ho mai voluto sapere il nome del ragazzo che mi ha derubata, ma salvata".