Cinghiali sull'A1, cinque agenti a setacciare il Lodigiano

Per la Prefettura dovranno essere loro a occuparsi degli abbattimenti degli animali selvatici

SOPRALLUOGO Uno dei varchi nella rete creati dagli ungulati

SOPRALLUOGO Uno dei varchi nella rete creati dagli ungulati

Lodi, 14 gennaio 2019 - Per la Prefettura dovranno essere loro a occuparsi degli abbattimenti dei cinghiali nel territorio. Toccherà ai cinque agenti della polizia provinciale perlustrare il Lodigiano, per tutti i suoi 782 chilometri quadrati di superficie, alla ricerca di esemplari selvatici. Una novità, decisa durante il confronto di mercoledì voluto dal prefetto di Lodi Patrizia Palmisani, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, del presidente della Provincia Francesco Passerini, delle forze dell’ordine e delle associazioni Coldiretti e allevatori; che rischia però di rendere inefficace l’azione di contrasto dopo il tragico incidente del 3 gennaio sull’autostrada A1 Milano-Napoli, tra Lodi e Casalpusterlengo, per l’attraversamento di un branco di cinghiali che ha provocato la morte del 28enne polacco Andrzej Slawomir Lombardi e il ferimento di altre 10 persone.

In attesa degli esiti del censimento dei cinghiali nel Lodigiano, sono state previste le prime misure di contenimento, con le Associazioni (Coldiretti e allevatori) che dovranno sensibilizzare i propri iscritti a segnalare alla Provincia gli avvistamenti di cinghiali nel territorio, con l’obiettivo di fare intervenire la polizia provinciale che provvederà agli abbattimenti. Ma la misura difficilmente potrebbe bastare. Una soluzione per le associazioni potrebbe arrivare con la modifica della legge 157 del 1992, quella sulla caccia, per introdurre la figura dell’Operatore Faunistico volontario da affiancare ai pochi agenti. Un progetto sostenuto anche dall’assessore Rolfi.

Sul fronte giudiziario, la procura di Lodi sta indagando per verificare se da parte di Autostrade per l’Italia possano esserci delle responsabilità per mancata manutenzione della rete metallica. Soprattutto dopo la scoperta degli inquirenti di altri due punti bucati dal passaggio dei cinghiali. La procura ora dovrà capire se sono antecedenti al maxi tamponamento del 3 gennaio.