Lodi, richieste di aiuto al 112: oltre 85mila chiamate negli ultimi dodici mesi

La direttrice del Nue dell'Areu: "Rispondiamo in 3,4 secondi"

Il numero unico 112

Il numero unico 112

Lodi, 15 aprile 2019 - «Quasi la metà delle 85.488 chiamate, oltre 7 mila al mese, ricevute nel 2018 dal Lodigiano dal Numero Unico (Nue) 112 attraverso la centrale di Brescia non sono di vera ‘emergenza’ e non vengono quindi girate agli operatori del soccorso. Rispondiamo in media entro 3,4 secondi, meno di uno squillo, inviando il soccorso appropriato, e nel 96% dei casi localizziamo subito chi chiama». Sono questi i valori aggiunti, spiega Bettina Bassotto Orologet, direttrice del Nue dell’Areu, dell’avere una centrale che smista le telefonate: «Ben 39.821, il 46,58%, non vengono trasmesse. Si tratta di scherzi, ma soprattutto di errori: chiamate partite da chi ha il telefono in tasca, da bambini che maneggiano un cellulare magari senza sim, ma da cui è possibile comporre i numeri di emergenza, da chi sbaglia a digitare il 155 di un gestore telefonico al posto del 115 dei Vigili del Fuoco; ci sono poi gli ‘utenti seriali’, con 95 chiamate in 4 ore. Il restante 53,42% delle chiamate (45.667) viene invece smistato alle centrali operative, previa localizzazione. Il nostro operatore ha due monitor, uno con i dati, l’altro con una mappa. Chi chiama da cellulare, se non ha il gps attivo, viene identificato dalla cella telefonica più vicina nel raggio di 2 chilometri: l’operatore chiede dettagli e l’efficacia è del 98,3%. È più bassa, all’88,9%, la localizzazione da telefono fisso: il sistema prende i dati dal Ced, la banca dati del Viminale; ma i cambi di gestore non sono subito aggiornati».

Delle 45.667 emergenze, gli operatori ne hanno girate, per competenza, il 51,6% , pari a 23.576, ai carabinieri (in 14.959 avevano composto il 112 proprio perché cercavano l’Arma), quindi il 35,9%, cioè 16.418, al 118, l’8,82%, ossia 4.029, alla Polizia, il 3,6%, cioè 1.644, ai Vigili del Fuoco. L’invito è a scaricare l’app WhereAreU, che consente l’immediata tracciabilità, la chiamata ‘muta’ (ad esempio in caso di violenza o di rapinatori in casa), l’indicazione del parente da chiamare o della lingua madre.