Chef lodigiano trovato morto a New York: il paese ferma la festa

Il giovane è stato nuovamente ricordato. È successo alla messa del patrono, celebrata nella chiesetta della località Borasca, dal parroco don Nunzio Rosi

Andrea Zamperoni a New York (Facebook)

Andrea Zamperoni a New York (Facebook)

Lodi, 24 agosto 2019 - Dopo gli intensi cinque minuti di silenzio, che ieri sera, per volontà del sindaco di Casale Elia Delmiglio, hanno letteralmente spento la sagra di San Bartolomeo, con commozione generale, oggi il giovane chef Andrea Zamperoni, trovato morto in un albergo di New York, è stato nuovamente ricordato. È successo alla messa del patrono, celebrata nella chiesetta della località Borasca, dal parroco don Nunzio Rosi.

Nella frazione Zorlesco, di cui lo chef 33enne era cittadino, tutti si sono stretti intorno alla famiglia, distrutta dal dolore. Un dolore reso più forte dalla tensione mediatica, dalla lontananza, dall'attesa estenuante dovuta alle indagini e dal desiderio di riavere vicino Andrea, ancora da rimpatriare, un'ultima volta. Si attende però che il dipartimento della polizia della Grande mela, in cui l'uomo lavorava per il rinomato ristorante Cipriani, disponga l'autopsia e chiarisca quindi l'origine e il momento esatto della morte. A seguire  il fratello gemello di Zamperoni, che ha riconosciuto il congiunto all'estero, potrà finalmente riportare a casa la salma. Ora è soltanto tempo di pregare e di avere rispetto. Anche perché purtroppo, per la famiglia colpita dalla terribile disgrazia, qualsiasi cosa sia accaduto non cambierà il tragico epilogo.