Caso mense a Lodi, "la lotta continua"

Oggi festa al Circolo Cerri e lunedì una riunione

Una mensa scolastica (foto archivio)

Una mensa scolastica (foto archivio)

Lodi, 6 gennaio 2019 - Con l'arrivo del 2019 non si esaurisce l’attività del Coordinamento Uguali Doveri, che oggi dalle 16.30 alle 21 circa si riunirà al Circolo Enrico Cerri in un momento di festa. Sono diverse le attività previste in quest’occasione organizzata per salutare l’arrivo del nuovo anno, come spiega Michela Sfondrini, una delle  esponenti di spicco del gruppo: «Si tratta di una festa che era in programma dopo quella organizzata sempre al Circolo Cerri a metà dicembre (alla quale aveva preso parte anche l’onorevole Laura Boldrini, ndr)  e che in un certo senso la chiude: apriremo i messaggi appesi all’albero di Natale che avevamo allestito con materiali di fortuna, premieremo i lavori effettuati dalle classi e dei partecipanti al concorso di disegno e, simbolicamente, disinstalleremo l’allestimento di ombrelli che fino a sabato si potrà ammirare al Caffè delle Arti. Ci sembra una bella opportunità per chiudere questo periodo di festa in compagnia: in questi mesi, in cui ci siamo riuniti con cadenza settimanale dal 14 settembre al 13 dicembre, abbiamo costruito rapporti preziosi all’interno del gruppo». Un detto popolare afferma che «l’Epifania tutte le feste porta via», ma il caso del Coordinamento in realtà rappresenta un’eccezione: «Stiamo programmando anche un momento pubblico di ringraziamento per festeggiare la sentenza del Tribunale di Milano e il ripristino dell’equità nell’accesso alle prestazioni sociali agevolate, avvenuto dopo la revoca da parte del Consiglio Comunale, del regolamento che aveva dato vita al caso mense» continua Sfondrini. 

Ma nelle prossime settimane ci sarà moltissimo lavoro ancora da svolgere, al punto che domani  è in programma il primo incontro operativo del gruppo dopo la pausa natalizia: «Ora continueremo a affiancare le famiglie che ci hanno chiesto aiuto a ripresentare l’Isee per accedere alle tariffe agevolate. C’è poi una decisione importante da prendere, ossia dove destinare i fondi raccolti (circa 160mila euro) che sarebbero serviti a colmare la differenza se il regolamento non fosse stato revocato e quindi le famiglie avessero dovuto pagare la tariffa piena» precisa Sfondrini. E aggiunge, in riferimento alla decisione annunciata dal Comune di ricorrere in appello contro la sentenza del Tribunale di Milano: «Mi auguro che ci siano dei ripensamenti entro i termini di scadenza per presentare la richiesta, ossia trenta giorni. In ogni caso, saremo presenti e vigileremo».<