Casalpusterlengo, Thermal Ceramics: fiato sospeso per 160 lavoratori

L’azienda chiede ai sindacati di attivare la cassa integrazione

Casalpusterlengo, Thermal Ceramics

Casalpusterlengo, Thermal Ceramics

Casalpusterlengo (Lodi) - La richiesta di apertura della cassa integrazione è arrivata in posta elettronica ieri ai sindacati e ora è atteso, nei prossimi giorni, un tavolo di confronto per aprire la discussione verso l’eventuale firma finale di un accordo. Fiato sospeso alla Thermal Ceramics Italiana Morgan Advanced Materials, azienda storica casalina leader nella produzione di materiali refrattari isolanti, che sta pagando oltremodo gli spropositati aumenti del settore energetico. Sono dunque ore di trepidazione per gli oltre 160 dipendenti che attendono di capire quale sarà il loro futuro prossimo. La produzione nei mesi scorsi era stata già rallentata con lo spegnimento di un forno su tre, ma sembra che la prospettiva sia quella di fermare anche gli altri due impianti progressivamente, con scadenza a dicembre, per poi dare inizio appunto a un periodo di cassa integrazione fino ad aprile 2023. Queste le voci che si rincorrono tra i lavoratori.

«La richiesta di cassa integrazione esiste ed è arrivata sulla Pec del sindacato – ammette il segretario provinciale Filctem, Emanuele Caravello – Ora vedremo di concordare un incontro e soprattutto di gestire la situazione. Prima delle vacanze estive, i vertici dell’azienda ci avevano già palesato le difficoltà che non riguardano le commesse, anche se alcuni clienti si sono già rivolti ad altri fornitori proprio per i prezzi aumentati, ma appunto il trend in ascesa dei costi derivanti dal caro energia. Da settembre è scaduto il contratto di fornitura del gas e il prezzo è schizzato alle stelle".

Il sindacalista non intende anticipare le mosse né parlare di una questione che deve ancora essere affrontata, anche per non agitare le acque, ma sicuramente si punterà a verificare se sia possibile ricorrere in prima istanza allo smaltimento delle ferie e capire quali siano le strategie aziendali per il contenimento dei costi che possano avere una ricaduta sul bilancio dell’azienda. I lavoratori sperano che si tratti di un intervento temporaneo in attesa che la bufera passi per essere in grado di riprendere senza problemi dalla primavera 2023.