Covid-19, a Casalpusterlengo i pazienti quasi guariti

Da lunedì i primi ingressi di coloro che non possono tornare subito al domicilio. In tutto 80 posti in due nuclei

Il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Lodi Massimo Lombardo

Il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Lodi Massimo Lombardo

Casalpusterlengo (Lodi), 14 maggio 2020 - Due nuclei da quaranta posti letto ciascuno al terzo piano dell’ospedale che, ad oggi, è quasi completamente svuotato. Parte così ufficialmente la “riconversione“ del nosocomio di via Fleming che, grazie alla sinergia tra Asst di Lodi e gli altri partner, Asp Basso Lodigiano e Azienda Speciale del comune di Casale, diventerà un hub nel quale ospitare pazienti positivi al Covid che hanno bisogno di una sorveglianza attiva e non possono, per diversi motivi, rimanere al proprio domicilio. Ieri mattina alla presenza del direttore generale Massimo Lombardo, all’interno del presidio casalino, gli “attori principali“ del progetto hanno presentato le linee guida per la “nuova vita“ della struttura.

I primi utenti saranno accolti dal 18 maggio. Saranno i medici di base a segnalare coloro che hanno bisogno di un periodo di degenza oppure arriveranno direttamente dai pronto soccorso, dagli ambulatori Covid o dai reparti ospedalieri. I due nuclei saranno presidiati da uno staff di medici, coordinati dal dottor Luigi Collarini, e di infermieri e i degenti saranno, principalmente, sottoposti al controllo della temperatura corporea, della saturazione e al test del cammino. In media, il periodo di permanenza varierà tra i 15 e i 20 giorni. "Si tratta di una straordinaria dimostrazione del territorio di fare rete – ha commentato il direttore Lombardo –. E di avere un’idea di come affrontare una malattia decisamente nuova per tutto il mondo medico-scientifico". In questi giorni è in atto la selezione del personale (in capo ad Asp e Azienda Speciale), così come tutte le procedure di sicurezza e l’acquisto del materiale di protezione per gli addetti oltre alla strumentazione per la sorveglianza.

Stasera, il Consiglio comunale si riunirà per un passaggio formale con il quale verranno integrate le linee di indirizzo del Comune all’Azienda Speciale. Era stata la regione Lombardia il 30 marzo scorso ad istituire i servizi di degenza per la sorveglianza dei pazienti cosiddetti “paucisintomatici“ e, attraverso avvisi pubblici, era stato chiesto a strutture pubbliche e private di dare la propria disponibilità. E l’ospedale di Casalpusterlengo è stato uno dei primi in Lombardia. Non prima però di essere quasi completamente svuotato dei propri reparti (Riabilitazione, Geriatria, Sub acuti, Day hospital oncologico), trasferiti a Codogno e a Lodi, scatenando nel contempo una raffica di polemiche sul futuro prossimo dell’ospedale. C’è infatti chi parla, a livello politico e sindacale, di prospettive tutt’altro che rosee e chi chiede certezze per i servizi rimasti (soprattutto radioterapia).