PAOLA ARENSI
Cronaca

Casalpusterlengo, due uomini aggrediti per strada di notte. “Forse colpiti con un machete”

I carabinieri della compagnia di Codogno indagano sull'episodio per ricostruire la dinamica, assicurare i responsabili alla giustizia e trovare la l’ama

I carabinieri in servizio a Casalpusterlengo per garantire sicurezza

I carabinieri in servizio a Casalpusterlengo per garantire sicurezza

Casalpusterlengo (Lodi), 1 novembre 2024 - Aggressione notturna per strada, si cerca un machete. Sarebbe stata questa l’arma bianca indicata ai carabinieri della compagnia di Codogno, nella notte tra il 31 ottobre 2024 e il 1 novembre 2024, durante la ricostruzione di una aggressione. Le vittime sono due uomini di origine nordafricana. Malcapitati che sarebbero stati aggrediti da ignoti, cui ora si dà la caccia, a Casalpusterlengo. 

Il fatto è stato segnalato poco prima della mezzanotte in viale Mantova, per strada, all’altezza del civico 56. Sono stati i residenti, attirati dalle urla, sentite nel pieno del sonno, ad allertare le forze dell’ordine. E sul posto si sono presto precipitati i carabinieri della compagnia di Codogno, stazione locale e rinforzi, per calmare gli animi e vederci chiaro. La Croce casalese ha dovuto soccorrere due persone di origini straniere.

I due feriti sono un uomo di 48 anni, che accusava una contusione a un ginocchio e un trauma alla mano sinistra e un altro di 33 anni, con lesioni da taglio alle mani e al volto. Al momento non si conosce l’origine dell’aggressione e l’arma bianca non è stata ancora ritrovata. Si lavora per assicurare alla giustizia i responsabili.

Fortunatamente, comunque, nonostante la paura, i due feriti non corrono pericolo di vita. Sono stati accompagnati all’ospedale di Lodi dagli operatori della Croce casalese. In estate, facendo proprie anche le richieste di aiuto, dopo le continue risse, del sindaco Elia Delmiglio, il prefetto di Lodi ha aumentato le forze in campo. C’era stato anche un tavolo di coordinamento svolto proprio in città, per cercare di ridurre il fenomeno e far sentire la presenza delle istituzioni, che stanno lavorando in modo mirato. Paola Arensi