Casalmaiocco, bimbo preso al volo e salvato: "Angel è un esempio per tutti"

Il prefetto consegna la Costituzione al ventenne argentino, con la dedica "grazie"

Angel Vargas in prefettura tra le autorità

Angel Vargas in prefettura tra le autorità

Lodi, 18 settembre 2019 - "Grazie". Questa la breve ma sentita dedica scritta personalmente dal prefetto di Lodi Marcello Cardona nella copia della Costituzione italiana consegnata ieri nelle mani di Angel Micael Vargas Fernandez, il 20enne eroe, di origini peruviane e cittadinanza argentina, che sabato a Casalmaiocco ha afferrato al volo un bambino di 4 anni mentre stava precipitando dal balcone di casa. In prefettura Angel è arrivato accompagnato da papà Miguel Angel e mamma Sofia. «Siamo orgogliosi di lui – dicono i genitori –, in questi giorni abbiamo cercato di infondergli un po’ di serenità perché è ancora molto scombussolato e non si sente un eroe».

Il prefetto Cardona però non nasconde tutta la soddisfazione per quello che ha definito «un evento straordinario». «Grazie alla sua grande generosità intellettuale, Angel è riuscito a salvare la vita a un bambino di 4 anni – sottolinea –. È un esempio». Rivolto ad Angel, gli ha ricordato che «anche quel bambino, quando tra qualche anno potrà rendersi conto di quanto successo, ti verrà a cercare per dirti grazie».

Angel, in Italia da dieci anni, rifiuta l’etichetta dell’eroe e sogna «di tornare presto alla normalità». Durante la cerimonia, il 20enne ha voluto ringraziare anche Luigi Filipponi, il 51enne di Tavazzano che era con lui e lo ha aiutato a salvare il piccolo: «Mi ha dato un sostegno psicologico incredibile e quando io e il bambino siamo caduti a terra lui è riuscito ad attutire il colpo facendoci ulteriormente da scudo. Lo ringrazio ancora, se non ci fosse stato lui non so come sarebbe finita». Angel lavora di giorno in un distributore/autolavaggio di Casalmaiocco e di sera studia informatica. Il papà ha già avviato le pratiche per la richiesta di cittadinanza italiana, che potrebbero subire un’accelerata, così spera la famiglia, dopo l’atto di eroismo di Angel. Il quale non chiede trattamenti di favore: «So che ci vuole tempo, ma come tanti altri prima di me, conto di diventare cittadino italiano a tutti gli effetti».

Il bimbo e il suo eroe si sono incrociati per la prima volta dopo il drammatico salvataggio in corsia in ospedale a Lodi sabato pomeriggio e poi ancora domenica, quando Angel è stato dimesso e il piccolo trasferito ai piani superiori in pediatria (ieri è stato dimesso). «Sono andato a salutarlo: se sabato era spaventato, domenica l’ho visto più vispo. Abbiamo giocato e scattato qualche foto insieme. Sorrideva ed era disteso. Davvero non c’è nulla che mi interessi di più che lui stia bene e torni alla sua vita, a casa con i suoi genitori e i fratellini».

Tra le autorità erano presenti in prefettura anche i sindaci Salvatore Iesce di Sordio, dove Angel vive con i genitori e le due sorelle, e Marco Vighi di Casalmaiocco, che ha invitato l’eroe alla Festa del ringraziamento dell’11 novembre per consegnargli la benemerenza civica del paese. La volontà del sindaco di Sordio, Salvatore Iesce, è di proporre per Angel un riconoscimento, magari una delle medaglie d’oro che il presidente della Repubblica concede il 2 giugno. «Ci vorrà tempo. Intanto verrà in Comune e completeremo l’iter per richiedere un riconoscimento prima in giunta e poi in consiglio comunale», sottolinea il sindaco.