
Mikhael Bellanza e il suo cane Victor
Lodi, 15 dicembre 2019 - Nel 2018 ha raccolto 10mila euro a scopo benefico camminando da Milano a Parigi, ora è partito da Zelo Buon Persico con il proprio cane per raggiungere Capo Nord. Entrambe le sfide le affronta per raccogliere fondi da devolvere alla ricerca contro il neuroblastoma.
È la storia del volontario della Croce rossa di Zelo Buon Persico Mikhael Bellanza che, con l’amico a quattro zampe Victor, si è messo in cammino l’8 dicembre per percorrere 4.000 chilometri. Una missione del cuore, un viaggio lunghissimo, praticamente in solitaria, ma con un pensiero fisso. L’obiettivo, infatti, è raccogliere fondi per sostenere il progetto “Lottiamo contro il neuroblastoma“ dell’associazione “Una Milano onlus“ che opera a favore della ricerca e la cura dei tumori infantili. "Io corro da circa 5 anni e partecipo anche a gare ma non svolgo questa attività fisica per professione – spiega il 24enne di Zelo Buon Persico –. Sono un fisioterapista, ex dipendete della Croce rossa, di cui oggi sono un semplice volontario e da tre anni mi è stato regalato il cane Victor. Io e il mio amico a quattro zampe siamo inseparabili ed è per questo che, dopo avergli procurato un carrello coibentato per evitargli di patire freddo o stanchezza, l’ho portato con me. Io spingo, lui cammina al mio fianco oppure riposa all’interno". Per percorrere a piedi una media di 40 chilometri giornalieri, con qualche tragitto più o meno lungo, per via della posizione di qualche amico che gli offrirà ospitalità, il volontario impiegherà circa tre mesi e mezzo.
"Nella maggior parte dei casi dormirò sotto le stelle, nel mio sacco a pelo, perché appena possibile amo riposare senza montare la tenda. Intanto documenterò tappa per tappa questo viaggio e informerò chi mi segue attraverso la mia pagina Facebook “A capo Nord contro il neuroblastoma“". E pensare che da ragazzo non ha mai fatto campeggio "non sto seguendo una passione, lo faccio soltanto nel ricordo del figlio di un mio amico stroncato da questa malattia, voglio infatti contribuire a sostenere la ricerca per problematiche con diagnosi infausta, sperare di togliere questa tragica sorte ad altri" auspica amareggiato. In particolare la missione e il ricavato, che seguirà i 10mila euro già donati nel 2018, quando l’obiettivo era di raccoglierne almeno cinque, ma la generosità incontrata è stata molto più forte, sosterrà l’associazione dell’amico Raffaele. Con possibilità di informarsi e donare direttamente denaro anche sul sito www.retedeldono.it.
"In caso io raccolga contanti durante il viaggio li depositerò personalmente - chiarisce ancora lo sportivo -. Spero di superare le 10mila euro". Le prime tappe sono state a Capriate San Gervasio, Abbadia lariana , Colico, Nuova Olonio ,Chiavenna, Svizzera. "Le prime temperature più rigide, a meno 10, in preparazione al freddo di capo Nord, si sono già fatte sentire" ricorda. Ma il benefattore non si è arreso "andrò a piedi come promesso e tornerò con mezzi pubblici o passaggi di fortuna" ribadisce. "Sto incontrando molta gente simpatica che mi accoglie a braccia aperte o fa pezzetti di strada con me, tra cui bambini e ragazzi, l’esperienza resta nel cuore. Così ho modo di sensibilizzare e informare sul delicato tema che mi spinge a farlo" dettaglia. "Spero tanto che più persone possibili contribuiscano a questa preziosa causa a sostegno di chi prova così grandi dolori e spera in una possibilità di vita" conclude. Ora la parola passa ai generosi.