Bilancio, ritocchi all’addizionale Irpef

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Avrebbe dovuto essere calendarizzato entro la fine del mese appena trascorso, ma la maggioranza di centrodestra si è presa ancora un po’ più di tempo per discutere (e approvare) il bilancio preventivo, il documento principe dei conti comunali, che probabilmente sarà messo all’ordine del giorno per la fine di aprile.

In effetti manca ancora il passaggio in giunta e nelle commissioni consiliari prima della votazione finale in assise (dall’ok dell’esecutivo al consiglio devono trascorrere venti giorni). Il nodo è il via libera a livello politico delle varie forze di maggioranza che devono accendere disco verde all’intera architettura del testo.

L’approntamento del documento è già stato messo nero su bianco ma l’attesa si è protratta per vari motivi: il sindaco Francesco Passerini impegnato nella battaglia elettorale per la carica di presidente provinciale così come il posticipo a fine maggio dei tempi per l’approvazione del documento sono stati elementi che hanno rallentato l’iter ma la questione principale riguarda alcune partite interne al bilancio come ad esempio alcuni tagli in vari settori e la rivoluzione dell’addizionale comunale Irpef.

Quest’ultima consisterebbe in un innalzamento della soglia di esenzione per una platea di contribuenti, ma con la conseguenza di un ritocco verso l’alto dell’aliquota per gli altri scaglioni di reddito.

L’operazione dell’esecutivo, infatti, prevederebbe che, fino a un certo reddito (si ipotizza ventimila euro), il cittadino non paghi un euro di addizionale (ad oggi l’azzeramento della tassa vale per chi guadagna fino a tredicimila euro): secondo alcuni calcoli di massima, sarebbero duemila i contribuenti in più, rispetto agli attuali, ad essere esentati. La circostanza porterebbe a un ritocco delle altre aliquote che, anticipano non ufficialmente dal Comune, non sarebbe di forte impatto. Gli aumenti, però, anche se non consistenti, ci sarebbero e questo starebbe facendo storcere il naso ad alcune componenti della maggioranza. Da qui l’esigenza di trovare la quadra.

All’interno delle grandi manovre per stilare il bilancio preventivo, è stata affrontata anche la questione dei sacrifici che ogni settore ha dovuto sopportare per fare tornare i conti e i servizi sociali sarebbero stati interessati dalla scure: oltre 100mila euro di risparmi da applicare sui capitoli, secondo quanto appreso.

Mario Borra