Lodi, arbitro donna filmata in spogliatoio: due le denunce

Vittima e società Fanfulla passano alle vie legali. Giustizia penale e sportiva viaggeranno in parallelo

Claudio Lunghi, responsabile delle giovanili del Fanfulla

Claudio Lunghi, responsabile delle giovanili del Fanfulla

Lodi, 9 giugno 2019 - Il fascicolo  sul caso non è stato aperto solo dalla giustizia sportiva. L’arbitro donna di appena 20 anni che domenica 2 giugno ha dichiarato di essere stata filmata da ignoti mentre faceva la doccia al termine di una partita ha presentato denuncia alla procura di Lodi per "interferenze illecite nella vita privata", reato punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. La ragazza, studentessa modello, che da pochi mesi è diventata arbitro di calcio, non può parlare. Ma ha deciso, in accordo con la famiglia, di affidarsi all’avvocato Simon Grasso che cura gli aspetti legali dell’Associazione italiana arbitri della Lombardia per presentare la denuncia penale.

L’episodio è avvenuto nello stadio Dossenina di Lodi intorno alle 20 mentre in campo erano in corso le finali del “Trofeo città di Lodi” per i Giovanissimi 2004 organizzato dal Fanfulla che vedeva protagoniste sei squadre under 15 e altrettanti arbitri, impegnati in due triangolari. Il torneo aveva richiamato nel centro sportivo del Fanfulla anche molti spettatori. Sul caso le indagini sono ancora aperte. Al momento infatti non è ancora chiaro chi abbia cercato di riprendere col telefonino l’arbitro donna e se possa essere riconducibile a una delle società sportive impegnate: stando a quanto ricostruito gli ignoti autori del brutto gesto potrebbero essersi arrampicati su una collinetta o addirittura aver usato una scala per aprire la basculante e infilare lo smartphone.

L’atto è stato definito "inqualificabile" dal giudice sportivo, che subito ha trasmesso gli atti alla procura della Figc affinché indaghi sull’accaduto. Se i responsabili dovessero essere atleti o tesserati di società sportive scatteranno inevitabilmente sanzioni disciplinari. Intanto, il responsabile delle giovanili del Fanfulla Claudio Lunghi, tra i primi a soccorrere la ragazza spaventata per quanto accaduto nello spogliatoio, ha annunciato che anche la società lodigiana ha presentato denuncia contro ignoti. "È un atto fatto a tutela della nostra immagine – spiega il dirigente Lunghi –. I ragazzi del Fanfulla non c’entrano perché erano in campo a giocare contro l’Atletico Sangiuliano. Nel frattempo l’altra squadra del Sancolombano era negli spogliatoi a cambiarsi. Quando è accaduto il fatto subito abbiamo chiesto a tutte le squadre e ai dirigenti di fare vedere i cellulari. Siamo stati noi stessi a dire all’arbitro di presentare denuncia".