Lodi, l’airone è tornato in libertà. Nell'oasi Wwf portato anche un cigno

Buona notizie per i due animali

L’airone cenerino

L’airone cenerino

Lodi, 10 aprile 2018 - Dopo le cure è tornato in libertà. Ce l’ha fatta l’airone cenerino che a febbraio scorso era stato trovato gravemente ferito in un roggia a Cervignano d’Adda. I veterinari del Bosco Wwf di Vanzago, in provincia di Milano, hanno rilasciato l’esemplare nell’oasi. Dopo quasi un mese di terapie, l’uccello è riuscito a salvarsi soprattutto grazie al buon cuore della lodigiana Raffaella Ceruti che, insieme a un gruppo di amici, l’aveva soccorso mentre passeggiava in campagna. Sul corpo aveva una vistosa ferita e perdeva una grande quantità di sangue. Era stata una corsa contro il tempo. Perché a nulla erano servite le chiamate alle forze dell’ordine e al Parco Adda Sud, che avevano detto al gruppo di volontari di non poter intervenire per salvare l’airone a causa dell’assenza di personale qualificato.

Il cigno salvato
Il cigno salvato

Dopo aver scoperto il cigno in difficoltà, alcuni lodigiani aveva provato a chiamare gli enti incaricati, senza però trovare nessuna risposta. Decisivo l’intervento del 112 che prontamente aveva passato ai vigili del fuoco il compito di risolvere la questione. Dopo il pronto intervento dei volontari, i pompieri avevano richiamato informando il gruppo che non sarebbero intervenuti per problemi di personale. «Il cigno ovviamente non poteva essere abbandonato» aveva spiegato uno dei soccorritori, Marco Zaninelli. E così il cigno era stato portato nel centro Wwf dalla polizia provinciale che si era fatto carico del trasferimento della clinica specializzata.