PAOLO GIROTTI
Politica

Elezioni a Legnano, i candidati: Franco Brumana

Franco Brumana, avvocato di 71 anni, è stato fra i primi candidati alle Amministrative a lanciare la propria corsa alla fascia tricolore

Franco Brumana candidato a Legnano

Franco Brumana candidato a Legnano

Legnano (Milano), 11 settembre 2020 - Sede elettorale in pieno centro con vetrine affacciate sul salotto buono della città, vale a dire piazza San Magno. Franco Brumana, 71 anni e un passato ben poco recente in Giunta a Legnano, è stato tra i primi candidati sindaco a uscire allo scoperto: la sua corsa è cominciata a gennaio con le primarie delle due civiche che oggi lo sostengono, vale a dire Costituente civica (poi diventata per queste elezioni “Movimento dei Cittadini”) e Legnano Cambia: primarie vinte contro quell’Antonio Guarnieri oggi in cima all’elenco dei candidati di questa seconda lista.

Brumana, tanto tempo allo “scoperto” e con qualche problema da superare nello schieramento tra abbandoni e contestazioni. Corretto? "C’è stato un periodo anche di scontri durissimi, ma una volta chiarite le cose si è sviluppato un clima fantastico, addirittura troppo euforico. Oggi la mia percezione è molto, molto positiva, ma non devo abbandonarmi a questa sensazione. Noi abbiamo un vantaggio: abbiamo le liste con la qualità più alta e io mi sento innamorato dei miei candidati".

Cosa è cambiato nel programma in queste settimane di verifiche? "Si è arricchito di contenuti, ma nulla è cambiato, perché il programma ha una visione dall’alto dei problemi, si concentra sul modo di governare. Per esempio la questione Accam non era contemplata solo perché è tornata ad essere d’attualità pochi mesi fa con il piano di risanamento. Consumo di suolo? Non avevamo affrontato l’area ex Pensotti solo perché la vendita all’asta è intervenuta strada facendo. Nuovi incontri, poi, hanno prodotto nuovi contenuti".

Nel confronto sui temi dalla cultura ha fatto appello alla «legnanesità»: cosa significa? Non è riduttivo appellarsi sempre al tema della riconoscibilità di ciò che ci è più vicino? "No, non è per nulla così. Ci sono elementi della cultura cittadina che voglio stiano sempre in primo piano, ma per me cultura è prima di tutto sinonimo di grande qualità, al di là della provenienza. Puntare alla qualità significa anche mirare a un bacino d’utenza più ampio. Io non sono amante della musica lirica, ma faccio un esempio: perché non fare una stagione lirica a Legnano? Se dovessi ipotizzare una programmazione contando su un bacino d’utenza ampio, è comprensibile che anche una piccola stagione lirica, seppur costosissima, avrebbe un senso e una base concreta di sviluppo. Serve organizzare con gli altri Comuni anche per condividere i costi".

Si riconosce capacità di mediazione? Per raggiungere quel risultato è necessaria e non mi pare tutti le riconoscano questa qualità… "Mi riconosco questa qualità. Chi pensa che non sia capace di mediazione non mi conosce: ho un’enorme capacità di mediazione, invece. È un esercizio abituale anche nella professione di avvocato e dopo 40 anni di attività credo sia certificato. Faccio scelte lucide e razionali e forse risulterò antipatico, ma sono in grado di unire: quanto fatto con il gruppo degli “Amici dell’Olona” penso sia esemplificativo. Se l’Olona sarà presto più bella di un torrente di montagna sarà merito mio e di altre due persone: Paolo Mazzucchelli, sindaco della Lega di Cairate, e Belvisi di Olona spa. Quando si ha a che fare con persone per bene, la posizione politica non conta".

Ha spesso manifestato la sua opposizione al Rugby Sound all’isola del Castello ed è forse l’unico candidato su questa posizione… "Io non sono contro la manifestazione Rugby Sound, ho anche incontrato gli organizzatori. Sono contro al Rugby Sound all’isola del Castello, che è un’oasi di biodiversità unica in Italia. Ci sono altre zone che sarebbero più indicate e non c’è neppure necessità di spostarsi troppo".

Qual è il punto programmatico sul quale è concentrato in questi giorni? "La creazione di un Its, una vera scuola di avviamento al lavoro. Questa è anche una richiesta degli industriali e le persone che mi hanno “suggerito” questa idea sono persone che ben conoscono il campo specifico: tutto è nato da una discussione con Salvatore Forte, presidente di fondazione Ticino Olona ed ex preside del Dell’Acqua. Non è un merito mio. La formazione di profili specializzati è una richiesta di stretta attualità"

Che risultato si aspetta dal voto? "Se sto nelle zone storiche della città e con quelli che mi conoscono da 71 anni io vado sul sicuro. A San Paolo e a Mazzafame, invece, mi conoscono in pochi. Il problema è dei “dormienti nella città dormitorio” che si rifanno ai voti dei partiti: un fenomeno attenuato sul voto locale, ma comunque presente".