Amministrative a Legnano, cultura ed eventi sul piatto

Il primo vero dibattito pubblico fra i pretendenti alla fascia tricolore ha visto fra gli argomenti “caldi” anche il Rugby Sound.

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di Paolo Girotti

Prima uscita “condivisa” per i sette candidati che si contenderanno la poltrona di primo cittadino, tutti sullo stesso palco in occasione del confronto organizzato dal Museo Fratelli Cozzi sul tema della cultura in città e apparsi ancora piuttosto cauti nel mettere in chiaro le divergenze su alcuni ambiti specifici che dovrebbero caratterizzare le posizioni di ognuno. Secondo Lucia Bertolini, La sinistra e Legnano in Comune, la città è popolata da giovani artisti, fino ad oggi nascosti, in cerca di spazi da utilizzare e in questa direzione si dovrebbe muovere un’amministrazione, favorendone le attività e lo sviluppo sostenendoli. Franco Colombo, candidato della lista che porta il suo nome, dopo essere stato promotore dell’assegnazione esterna della gestione del teatro Tirinnanzi con la passata Amministrazione, punterebbe ora a una gestione diretta: forse l’esperienza passata non ha dato i frutti sperati, anche se per alimentare gli eventi culturali, secondo Colombo, l’intervento privato è necessario.

Alessandro Rogora, candidato dei Verdi, parte da molto lontano, forse troppo, per spiegare il proprio concetto di cultura in relazione all’ambiente: distrugge in pochi secondi le tesi di chi ad uso e consumo elettorale vorrebbe una “grande Legnano” con settimana del design e università, quando la tendenza di questi contesti è contrarre e non espandere. Franco Brumana, candidato di due civiche, una volta sottolineato che cultura a Legnano significa anche promozione del dialetto legnanese, ha portato gli argomenti che ha reiterato negli ultimi mesi: recuperare l’ex sanatorio al parco Ila e, in contro tendenza, chiudere i battenti del Rugby sound all’isola del Castello.

Quello stesso Rugby Sound che invece piace a Lorenzo Radice, candidato del centrosinistra, sostenitore di una cultura diffusa, da proporre ad ogni angolo di strada, come diffusa dovrebbe essere anche la strutturazione futura della biblioteca, dunque policentrica. La cultura diffusa e gli eventi a ogni angolo di strada piacciono anche a Simone Rigamonti, M5S, così come il Rugby Sound in versione evento capace di coinvolgere la città. Sua anche la proposta di un’arena civica ad uso e consumo dei giovani, interlocutori obbligati nelle uscite di tutti i candidati. Carolina Toia, candidata centrodestra, da musicista punta sulla musica e sul concetto di cultura creatrice di opportunità di lavoro. Anche lei, come altri candidati, non tralascia il passaggio sui giovani come interlocutori e sul dialetto legnanese, così da fare contenti tutti.