Inceneritore ex Accam, dai rifiuti produrrà elettricità per 30mila famiglie di Milano

Il piano industriale ventennale di Neutalia punta sull’economia circolare: rilancio da 90 milioni di euro

Per riqualificare l’impianto di Borsano sono previsti 90 milioni di euro d’investimenti

Per riqualificare l’impianto di Borsano sono previsti 90 milioni di euro d’investimenti

Un piano certamente ambizioso che mira trasformare i maleodoranti rifiuti in "profumata" energia, ma che dovrà essere presto sostenuto dai fatti perché a oggi l’impianto generale non è ancora dettagliato e assume più che altro la forma della virtuosa manifestazione d’intenti: i tempi previsti per gli investimenti sono però così brevi che il passaggio dalla parole ai fatti ha un orizzonte temporale immediato fissato al 2027, almeno per quanto riguarda la parte principale degli investimenti, quando la società dovrebbe cominciare anche a produrre redditi per 14 milioni l’anno.

Vale circa 100 milioni di euro il piano industriale che dovrà traghettare la ex Accam e il termovalorizzatore di Borsano che fu, nella Neutalia di domani, un documento che copre il futuro della società sino al 2047 e che è stato presentato dai vertici delle aziende e dei Comuni di riferimento: Lorenzo Radice, sindaco di Legnano, e Maurizio Artusa, assessore con deleghe all’Economia del Comune di Busto Arsizio, Valerio Menaldi consigliere delegato di Amga, Francesco Iadonisi amministratore unico Agesp, Alessandro Russo Presidente del Gruppo Cap, Michele Falcone e Stefano Migliorini per Neutalia, rispettivamente Presidente e Amministratore delegato della società.

L’obiettivo dichiarato è trasformare l’impianto di trattamento dei rifiuti in un anello del sistema di economia circolare che sia in grado di collegarsi alla parte restante del ciclo producendo energia: la produzione annuale di energia assicurata dall’impianto di trattamento rifiuti sarà sufficiente a soddisfare il fabbisogno elettrico di circa 30mila famiglie.

Neutalia integrerà la produzione energetica del termovalorizzatore agli impianti di teleriscaldamento della zona, ricavando energia dai rifiuti: tutto questo con investimenti sull’impianto pari a circa 90 milioni di euro (poco meno di trenta milioni tra quelli effettuati quest’anno e quelli che verranno spesi entro la fine del prossimo anno), in gran parte concentrati in questi primi anni, ai quali sommare quelli per il collegamento tra impianto di Borsano e teleriscaldamento di Legnano e Busto Arsizio.

Un intervento che si farà, quest’ultimo, con o senza i sei milioni di euro che potrebbero arrivare con la partecipazione al bando per i fondi del Pnrr e che, nel caso arrivassero a destinazione i fondi (sei milioni dei 16 necessari), avrebbe la "fine lavori" fissata al 2026. "Avevamo l’impegno di presentare un piano ambizioso ma credibile – ha detto il presidente di Neutalia, Michele Falcone - e lo stiamo facendo adesso grazie al prezioso contributo delle società Agesp, Amga e Cap che hanno collaborato per arrivare oggi con una proposta concreta. Non solo si continua in un ambizioso piano di investimenti volti al miglioramento dell’impianto di Borsano, ma il piano prevede la realizzazione di nuovi impianti che avranno il compito di recuperare la massima quantità di rifiuti. In un territorio dove è già molto alta la raccolta differenziata, il piano prevede che i comuni potenzino la raccolta differenziata arrivando all’84 per cento".