Una rimodulazione dell’orientamento dei sensi unici di marcia e la creazione di nuovi ma anche l’istituzione di strade percorribili a doppio senso per le biciclette e in un’unica direzione per i veicoli a motore oltre alla realizzazione di isole ambientali – le Zone 30 – e di nuovi ambiti a precedenza pedonale.
Nell’area centrale della città i consigli che arrivano dal nuovo Piano generale del traffico, arrivato alla fase delle osservazioni da parte dei cittadini, puntano in questa direzione, con l’obiettivo dichiarato di "recuperare spazi per la mobilità dolce, razionalizzare le aree stradali per la sosta e per il transito a velocità moderate dei veicoli, garantire una miglior accessibilità ai comparti residenziali" e mettere in sicurezza gli incroci più a rischio.
Gli interventi nell’area del centro erano stati uno dei tre temi degli altrettanti incontri pubblici a Palazzo Leone da Perego, dove però il sindaco Lorenzo Radice aveva potuto contare i partecipanti sulle dita di una sola mano, che si parlasse della viabilità del centro cittadino piuttosto che dell’Oltrestazione. Eppure le numerose modifiche alla circolazione potrebbero cambiare le abitudini di chi abita o frequenta la zona: secondo lo studio alla base del Piano, l’introduzione o la modifica del senso unico di marcia potrebbe interessare infatti tratti delle vie Buozzi, Solferino, Banfi, Grandi, Modena, Delle Grazie, Bissolati e Pirovano.
L’istituzione o modifica del senso unico di marcia è stato poi ipotizzato anche nelle vie Palestro e Giolitti, Sant’Ambrogio e Ratti mentre in via Lega è prevista l’istituzione del doppio senso di circolazione per dare priorità alla mobilità attiva di pedoni e ciclisti e alla mobilità locale. Sempre nella zona definita come Centro, viene presa in considerazione anche la situazione di viale Toselli.
Su questo fronte il Piano insiste sulla necessità di provvedere a una "riqualificazione dell’asse nella sua interezza, attraverso la ridistribuzione degli spazi stradali e l’eventuale posa di uno spartitraffico centrale sormontabile".
Per affrontare una direttrice di importanza viabilistica vitale come viale Toselli, però, il Piano rimanda allo sviluppo di uno specifico Piano particolareggiato o in alternativa a uno studio di fattibilità.
Paolo Girotti