Cuggiono, la piena del Ticino erode il terreno: rischi e preoccupazioni. Servono provvedimenti

Particolarmente colpita la sponda all’altezza dell’ansa della cascina Gallarata. Nelle prossime settimane ci sarà un confronto per verificare le varie ipotesi di intervento

Cuggiono (Milano), 9 aprile 2024 – La piena di queste settimane ha ulteriormente accentuato il fenomeno dell'erosione della sponda del Ticino all'altezza dell'ansa della cascina Gallarata, tra i Comuni di Cuggiono e Robecchetto con Induno. Un problema che si ripresenta ad ogni piena del fiume ma che quest'anno sta creando nuove apprensioni.

Il sindaco di Cuggiono, Giovanni Cucchetti, e la piena che erode le sponde del Ticino
Il sindaco di Cuggiono, Giovanni Cucchetti, e la piena che erode le sponde del Ticino

L'acqua si è "mangiata" una grossa fetta di terreno, almeno una decina di metri in profondità per diverse decine di metri di lunghezza, creando danni alle proprietà fondiarie. In quel punto si è creata nel tempo una sponda dovuta al fatto che il piano campagna che è molto più alto rispetto al corso del Ticino. Il terreno è alluvionale e facilmente erodibile.

Preoccupazioni per l'incolumità delle persone al momento non ce ne sono. Gli insediamenti rurali sono parecchio distanti ed anche l'oleodotto che attraversa parte della campagna non è vicinissimo al fiume.

In prospettiva però, se non verranno adottati dei provvedimenti sulla sponda piemontese caratterizzata solo dalla presenza di una folta vegetazione lontana da centri abitali e rurali (liberando le barriere che erano state realizzate negli anni passati), c'è il rischio che l'acqua vada ad erodere il terreno che si trova a monte delle barriere spondali che erano stata posizionate in passato a tutela dei ristoranti presenti in questa parte della sponda, frequentati soprattutto nei mesi estivi da numerose persone.

Nelle prossime settimane ci sarà un confronto in sede di Parco del Ticino per verificare le varie ipotesi di intervento.