Terre nere da bonificare nel Parco del Rugareto: in arrivo la biostuoia

L'assessore Gulizia illustra intervento per bonificare le "terre nere" nel bosco del Rugareto, contaminato da metalli pesanti e idrocarburi.

Terre nere da bonificare nel Parco del Rugareto: in arrivo la biostuoia

Terre nere da bonificare nel Parco del Rugareto: in arrivo la biostuoia

Bonificare le "terre nere" nel bosco del Rugareto. L’assessore alle opere pubbliche Adriana Gulizia ha scelto il numero di febbraio del periodico comunale "Partecipare" per spiegare ai cittadini la strada adottata per affrontare quellii che definisce "problemi ambientali che piombano da epoche passate. Parliamo della giunta di centrodestra che governava il paese nel 2005 – ricorda Gulizia – e che aveva deciso l’acquisizione dell’area conosciuta come "terre nere" per realizzare il progetto "amico albero" nel bosco del Rugareto. Sotto le mentite spoglie di un progetto ambientalista, l’allora giunta Raimondi aveva servito una "polpetta avvelenata" ai cittadini, anzi un pezzo di bosco avvelenato, pagandolo mille euro al vecchio proprietario, che da quanto riferitoci, è stato titolare di una ditta di lavorazione dei metalli. Oltre al danno la beffa". L’idea è quella di fare una barriera naturale con una "biostuoia" biodegradabile per contenere i materiali contaminati con un progetto di messa in sicurezza permanente in collaborazione con Città Metropolitana e Regione Lombardia. I risultati delle analisi di laboratorio, secondo quanto riferito da Adriana Gulizia, hanno riportato un superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione (Csc) relativo a metalli pesanti e idrocarburi che, se inalati, sono nocivi per la salute. Ch.S.