Prima c’era stata la protesta immediata, quando l’evento aveva avuto luogo, poi la decisione di presentare un’interrogazione in Consiglio comunale per cercare un chiarimento: il prossimo passo per tutelare le sponde dell’Olona danneggiate, a detta di chi ha presentato l’interrogazione, potrebbe essere una denuncia ai sensi dell’articolo 733 bis del Codice penale. È questa la strada che potrebbe intraprendere – una valutazione ancora da conmfermare – il consigliere comunale del Movimento dei Cittadini, Franco Brumana, che ogni qual volta si parla di fiume Olona non perde occasione per mettere i puntini sulle i. Oggetto del contendere sono questa volta i lavori di pulizia delle sponde compiuti nelle scorse settimane alla roggia Molinara, a pochi passi da Castello.
Lavori che, a quanto pare, hanno fatto rabbrividire Brumana, che ha denunciato come la "fresatura" abbia letteralmente distrutto l’habitat delle stesse sponde. E così la questione è approdata fino in consiglio comunale, ma la risposta dell’amministrazione comunale, veicolata dall’assessore Lorena Fedeli, non ha fatto altro che accrescere i dubbi del consigliere del Movimento dei cittadini. "Secondo l’assessore Fedeli la fresatura delle sponde della roggia Molinara e stata eseguita dal Consorzio dell’Olona in adempimento della convenzione stipulata con il Comune di Legnano e a differenza del passato e stato usato un mezzo che è entrato nel letto del fiume senza provocare danni perche non era cingolato – ha detto Brumana dopo la discussione –. Secondo Fedeli, poi, la roggia Molinara è un canale artificiale e non è il fiume Olona, e la convenzione è stata sottoscritta anche dal Parco dei Mulini".
E ancora: "Questa risposta è insoddisfacente perché riferisce false notizie". Brumana ha infatti voluto ribadire che la convenzione non prevede la fresatura delle sponde, ma impegna il Consorzio a "effettuare la gestione naturalistica e la manutenzione della roggia" e che il capitolato d’appalto, definisce la roggia Molinara “ramo secondario del fiume“, specificando poi che l’opera affidata al Consorzio è il "taglio vegetazione infestante". Sempre per Brumana, le ruote della macchina operatrice avrebbero danneggiato l’habitat del fiume mentre "la fresatura meccanica delle sponde ha rimosso tutta la vegetazione non infestante".