San Bernardino e Veglia: il Palio accende i motori

Investitura della contrada e cerimonia in San Magno a otto giorni dalla corsa

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Con la veglia alla croce di Ariberto d’Intimiano, una tra le cerimonie più suggestive, il Palio di Legnano entra nel vivo. La funzione religiosa si è tenuta ieri nella basilica di San Magno, come da tradizione, ma forse non tutti sanno che la cerimonia ha radici antiche e ricalca le veglie di preghiera che soldati e condottieri officiavano, nella basilica di San Simpliciano a Milano, la notte prima della battaglia. Per l’occasione, il crocione (copia del crocifisso presente in occasione della Battaglia di Legnano nel 1176 e conservato nel museo del Duomo a Milano) è stato decorato con i colori delle otto contrade: un simbolo potente di unità anche nella competizione per la vittoria.

È sempre di ieri l’investitura religiosa della contrada San Bernardino, l’ultima in ordine di tempo prima della domenica del Palio a presentarsi ai contradaioli. Hanno giurato fedeltà ai biancorossi con la cerimonia della Promessa il gran priore Alessandro Moroni, il capitano Ermenegildo Lilli, la capitana Silvia Banfi, lo scudiero Riccardo Colombo e la gran dama Barbara Carolo Moroni. La cena della Promessa si terrà però questa sera nella sala d’armi del maniero di via Somalia: un’ulteriore occasione per festeggiare con i colori della contrada.

Camilla Garavaglia