GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

SalviAmo la brughiera. Cittadini in difesa: "di quel che resta del nostro territorio"

Il presidio per sensibilizzare sulle criticità emerse in questi giorni. A preoccupare è anche il cantiere del collegamento ferroviario.

Il Comitato SalviAmo la brughiera ha presidiato per tutta la mattinata di ieri piazza Mazzini per presentare ai cittadini che si fermavano le problematiche ambientali riguardanti il territorio, a partire dalle preoccupazioni per il cantiere del nuovo collegamento ferroviario dal Terminal 2 di Malpensa alla linea del Sempione, che sta devastando un’ampia fetta del territorio boschivo del Comune, per proseguire col Masterplan e il Sito di interesse comunitario della Brughiera. Uno dei temi trattati riguarda l’amianto trovato nei terreni interessati ai lavori ferroviari. "Vogliamo far chiarezza anche se sarà difficile risalire ai responsabili di questo scarico. Probabilmente risale a parecchi decenni addietro, quando furono fatti i lavori per la realizzazione della 336" ha detto Daniele Porrini a nome del Comitato. "Siccome tutto questo materiale è stato rinvenuto dove ci sono le falde acquifere dei nostri Comuni, vorremmo sapere che rischio stiamo correndo".

Il tema del giorno è indubbiamente la decisione della Regione di bocciare la richiesta di costituzione del Sic sulla brughiera del Gaggio. "La motivazione è che questa area è già inserita nel Parco e quindi sarebbe già tutelata – aggiunge –. Lo sarebbe anche a fronte del decreto della Commissione Via del ministero dell’Ambiente che nega l’espansione della Cargo City proprio su quel territorio, riconoscendo tale area unica nel suo genere e che quindi va salvaguardata e conservata integralmente". "Purtroppo Regione Lombardia confonde le due realtà, l’aeroporto e l’area Sic, e le mette in stretta relazione entrando in contraddizione".

"Nel Masterplan era prevista l’espansione della Cargo City fuori dal sedime aeroportuale, distruggendo 44 ettari di brughiera che la stessa Regione dichiara di essere già tutelata".

I Comitati evidenziano che già oggi Malpensa con le infrastrutture interne esistenti, senza quindi ulteriori ampliamenti, è in grado di movimentare 1 milione di tonnellate di merci all’anno. A oggi sono meno di 700mila, il 70% di tutto il traffico merci nazionale.