Abbiategrasso, il Pronto soccorso riapre: "La politica non vuole depotenziare l'ospedale

Sul Pronto soccorso unanimità della commissione, ora si attende la decisione della Giunta di Regione Lombardia

Commissione in visita all'ospedale di Abbiategrasso

Commissione in visita all'ospedale di Abbiategrasso

Abbiategrasso (Milano), 23 novembre 2017 - Unanimità. La commissione regionale Sanità ha votato compatta per chiedere la riapertura del Pronto soccorso di Abbiategrasso durante la notte. Nella mozione approvata nella tarda mattinata di ieri si invita la Giunta regionale ad agire per mettere in sicurezza l’ospedale con personale adeguato. Il documento è passato con qualche emendamento, ma si tratta di forma più che di sostanza. Stando a quanto emerso in fase di discussione, a spostare l’ago della bilancia è stata la visita di lunedì al Pronto soccorso del Costantino Cantù, dove i membri della commissione hanno potuto appurare come le strutture presenti nel reparto siano efficienti e all’avanguardia.

Secondo il parere della commissione, dunque, andranno eseguiti degli interventi sul personale per valorizzare l’investimento da 30 milioni di euro fatto in anni recenti.Ora la decisione della commissione verrà sottoposta alla Giunta regionale, che dovrà approvare. Dunque l’attenzione sul tema resta alta, ma al momento appare difficile che la Giunta possa ribaltare una decisione presa all’unanimità dalla commissione; anche perché il Consiglio regionale aveva affidati ai 24 commissari l’ultima parola sulla vicenda. In commissione Sanità si è trattato della prima mozione presentata dalla maggioranza (in particolare dal consigliere Fabio Altitonante, di Forza Italia) a mettere d’accordo tutte le forze politiche. Se dovesse arrivare il via libera, l’indirizzo politico verrà girato direttamente ai vertici dell’Asst Ovest Milanese.

Soddisfatti tutti coloro che si sono impegnati in questi mesi per ottenere la riapertura del Pronto Soccorso. «È una battaglia cominciata nell’aprile del 2016 - ha spiegato il presidente del Movimento per i diritti del cittadino malato, Marco Bessi -. Ringraziamo commissione Sanità e sindaci che ci hanno sostenuto. L’unanimità ci rende ottimisti in vista del passaggio in Giunta, ma terremo alta l’attenzione sulla vicenda perché non venga depotenziato un ospedale con oltre 130 anni di storia che rappresenta un punto di riferimento per tutto il territorio».

«Recepiamo il messaggio che arriva dal territorio e ci attiveremo con il Governo per verificare la possibilità di una deroga al decreto ministeriale 70 (il regolamento che definisce gli standard minimi per l’assistenza ospedaliera, ndr) - sottolinea l'assessore regionale a Welfare e Sanità, Giulio Gallera -. La chiusura del Pronto soccorso di Abbiategrasso nelle ore notturne è stata dettata esclusivamente da motivi tecnici dipendenti da leggi nazionali. Prendiamo atto delle indicazioni del Consiglio regionale che ci invita a garantire la sicurezza dei pazienti, elemento che ha dettato ogni nostra scelta, a riaprire il Pronto soccorso nelle ore notturne e a potenziare i servizi erogati dall’ospedale. Ribadisco che non c’è alcuna volontà politica di depotenziare la struttura».  Gallera ha quindi portato un esempio: «Nel Pronto soccorso di Abbiategrasso non sono mai state trattate patologie tempo-dipendenti per l’assenza delle unità necessarie alla presa in carico di tali patologie. Chi, colto da ictus o infarto si presentava spontaneamente al Pronto soccorso perdeva quindi solo tempo prezioso, se non vitale». Se la decisione di riaprire il Ps dovesse incassare anche l’ok della Giunta regionale, come appare probabile, l’Asst sarebbe costretta a rivedere anche il ruolo del Costantino Cantù all’interno della rete ospedaliera territoriale, che comprende oggi anche le strutture di Magenta, Legnano e Cuggiono