Palio di Legnano, la Messa: "Lavoriamo per l'anno prossimo" / FOTO

Durante la funzione religiosa nella basilica di San Magno l'esortazione unanime del monsignore e del gran maestro per il Palio di Legnano 2021

Palio di Legnano 2020, la messa in San Magno

Palio di Legnano 2020, la messa in San Magno

Legnano (Milano), 31 maggio 2020 - "Coraggio, preparatevi per il Palio dell'anno venturo. Io so già chi vince, ma non lo dico". Ha chiuso con il sorriso la propria omelia monsignor Angelo Cairati nella messa di un Palio che non si è corso in una giornata nella quale le otto contrade non hanno sfilato. Eppure l'emozione degli onori dei capitani del Palio al Crocione c'è stata, seppur in tono minore.

Perché il Palio è anzitutto quel brivido che percorre gli appassionati dalla punta dei piedi alla punta dei capelli l'ultima domenica di maggio. E' la pelle d'oca che viene quando si assiste agli onori al Carroccio al campo dello stadio Giovanni Mari subito prima della prima batteria della corsa ippica. Il Palio è emozione, suggestione, ma anche e soprattutto tradizione e proprio questa è stata rappresentata nella funzione religiosa che si è svolta questa mattina in una basilica di San Magno organizzata per l'occasione come vogliono i dettami anticoronavirus. I volontari del Sole nel cuore hanno accolto i poco meno di cento partecipanti all'ingresso della chiesa per la misurazione della temperatura corporea via termoscanner, un inserviente disinfettava le porte della basilica durante l'ingresso dei partecipanti. I quali, come è ormai prassi nei luoghi pubblici, sono entrati in maniera ordinata e igienizzandosi le mani. Ognuno indossando la mascherina, molte griffate con i loghi e i colori delle contrade. Perché, come ha ricordato il gran maestro Giuseppe La Rocca al termine della funzione, le contrade non si sono mai fermate. E questo è rappresentato dalle molte iniziative a cui hanno dato vita durante gli ultimi mesi. In basilica, distanze di almeno un metro fra i presenti e comunione rigorosamente secondo i dettami dei decreti.

Non è stata in piazza nè sul Carroccio, come è consuetudine durante il giorno del Palio, ma la funzione ha regalato momenti indimenticabili anche quest'anno. "Se volete una volta mi invitate nei manieri e parliamo non solo della cucina, ma anche della teologia medievale" ha proposto monsignor Cairati dal pulpito alle reggenze delle contrade, schierate accanto ai magistrati del Palio e alle istituzioni militari e civili della città. "Anche in tempo di coronavirus, a copirci è maggiormente la solidarietò. Per questo non bisogna essere indifferenti - ha aggiunto il monsignore -. La nostra città ha bisogno di serenità in questo momento, perciò non bisogna tacere le cose che non vanno e nasconderle sotto il tappeto. Bisogna dire quello che non va, senza eccessiva polemica ma esprimersi".

Poi una stoccata ai fedeli di tutta la città: "Da domenica prossima basta streaming (anche la funzione di oggi era in diretta sul sito della parrocchia di San Magno, ndr), è ora che la gente torni in chiesa. CI sono tutte le misure di sicurezza qui, lo streaming serve solo per malati e anziani".

Al termine della funzione religiosa a salire sul pulpito è stato il gran maestro Giuseppe La Rocca: "Da domani lavoriamo per il prossimo Palio. Io so chi vince e lo dico: vinceremo tutti. Le contrade si sono prodigate per sconfiggere questo male che ha rubato uno dei beni a noi più cari, ovvero il Palio. E questo dimostra che il Palio è vivo, le contrade non sono ferme. E saranno il motore della ripartenza della città".