Palio, il monsignore: "In bocca al lupo Flora, San Bernardino e San Magno" / FOTO

Messa sul Carroccio officiata da monsignor Angelo Cairati, il volo delle colombe dal Carroccio indica come favorita la contrada di Sant'Ambrogio

Palio di Legnano, messa sul Carroccio (Studiosally)

Palio di Legnano, messa sul Carroccio (Studiosally)

Legnano (Milano), 27 maggio 2018 - Le colombe dicono Sant'Ambrogio. Il tradizionale volo dei colombi che, secondo la credenza popolare, dovrebbe indicare la contrada che nel pomeriggio vincerà la corsa ippica del Palio di Legnano, si è diretto nella zona della contrada gialloverde, d'altro canto già fra le favorite di questa edizione della manifestazione legnanese. A lanciare i volatili - che non hanno peraltro subìto alcun maltrattamento - sono partiti dalle emozionate mani del supremo magistrato, al debutto in questa veste, Gianbattista Fratus (che, a differenza del suo predecessore Alberto Centinaio, non ha baciato la colomba prima di liberarla in volo), del gran maestro Alberto Oldrini e di monsignor Angelo Cairati. Proprio quest'ultimo ha prima celebrato al tradizionale messa sul Carroccio in piazza San Magno e poi dato la consueta benedizione a fantini e cavalli, oltre ad aver presieduto l'investitura religiosa dei capitani delle contrade. Una curiosità: a soli tre capitani, i "nuovi" Cristian Parini della Flora, Doriano Sciocco di San Bernardino e Giacomo Albertalli di San Magno, ha detto "In bocca al lupo", facendo invece gli auguri a tutti gli altri. A proposito di "In bocca al lupo", solo il fantino di San Martino Andrea Mari, detto Brio, l'ha ricevuto da lui davanti alla piazza.